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Martedì 10 maggio 2022 – San Giovanni D’Avila, sacerdote e dottore della Chiesa, Spagna 1499-1569

Vangelo secondo Giovanni 10,22-30

Ricorreva, in quei giorni, a Gerusalemme la festa della Dedicazione. Era inverno. Gesù camminava nel tempio, nel portico di Salomone. Allora i Giudei gli si fecero attorno e gli dicevano: «Fino a quando ci terrai nell’incertezza? Se tu sei il Cristo, dillo a noi apertamente».
Gesù rispose loro: «Ve l’ho detto, e non credete; le opere che io compio nel nome del Padre mio, queste danno testimonianza di me. Ma voi non credete perché non fate parte delle mie pecore. Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono. Io do loro la vita eterna e non andranno perdute in eterno e nessuno le strapperà dalla mia mano. Il Padre mio, che me le ha date, è più grande di tutti e nessuno può strapparle dalla mano del Padre. Io e il Padre siamo una cosa sola».

LA FEDE DEL CUORE

“Voi non credete perché non fate parte delle mie pecore”, dice Gesù. La fede in Gesù non è solo un fenomeno di comprensione intellettuale; per credere, non basta nemmeno avere visto. Occorre   un’apertura del cuore, che rende disponibili ad accogliere la sua novità sorprendente. Una ‘simpatia’ non superficiale verso il Signore Gesù permette non soltanto di riconoscerlo, ma di farlo entrare nella nostra vita. Allora l’incontro diventa luce e fuoco. E’ la scoperta dei santi, anche del santo di oggi.