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Mercoledì 9 marzo 2022 – Santa Francesca Romana Roma, 1384-1440

Vangelo secondo Luca 11,29-32

In quel tempo, mentre le folle si accalcavano, Gesù cominciò a dire:
«Questa generazione è una generazione malvagia; essa cerca un segno, ma non le sarà dato alcun segno, se non il segno di Giona. Poiché, come Giona fu un segno per quelli di Nìnive, così anche il Figlio dell’uomo lo sarà per questa generazione.
Nel giorno del giudizio, la regina del Sud si alzerà contro gli uomini di questa generazione e li condannerà, perché ella venne dagli estremi confini della terra per ascoltare la sapienza di Salomone. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Salomone.
Nel giorno del giudizio, gli abitanti di Nìnive si alzeranno contro questa generazione e la condanneranno, perché essi alla predicazione di Giona si convertirono. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Giona».

QUALE SEGNO?

Quale segno cerchiamo? Un miracolo, un segno strepitoso di potenza? Ho davanti agli occhi il Crocifisso che in Ucraina alcuni uomini portano nel rifugio per proteggerlo dalle bombe. Alcune tv commentano che ‘mettono al sicuro l’arte’. E’ ben di più di un oggetto artistico prezioso. Il segno che ci è dato come via di salvezza è la Croce di Cristo, partecipando alla quale giungiamo alla risurrezione. Per chi è sottoposto alla violenza, è l’offerta del sacrificio; per tutti noi, l’offerta della carità e dell’accoglienza.