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Sabato 5 febbraio 2022 – Sant’ Agata, vergine e martire, Catania, 235?–251

Vangelo secondo Marco 6,30-34

In quel tempo, gli apostoli si riunirono attorno a Gesù e gli riferirono tutto quello che avevano fatto e quello che avevano insegnato. Ed egli disse loro: «Venite in disparte, voi soli, in un luogo deserto, e riposatevi un po’». Erano infatti molti quelli che andavano e venivano e non avevano neanche il tempo di mangiare.
Allora andarono con la barca verso un luogo deserto, in disparte. Molti però li videro partire e capirono, e da tutte le città accorsero là a piedi e li precedettero.
Sceso dalla barca, egli vide una grande folla, ebbe compassione di loro, perché erano come pecore che non hanno pastore, e si mise a insegnare loro molte cose.

 

IL RITMO DELLA VITA

 

Bella questa sequenza di avvenimenti: ritorno degli apostoli dalla missione, l’uscita in disparte, verso un luogo deserto, e daccapo l’invasione della folla. E’ il ritmo della vita, il ritmo della missione. Non possiamo buttarci nelle cose e nei rapporti fino a perdere noi stessi, dimenticando la nostra origine. Dopo il lavoro – e anzi all’interno stesso della missione, come coscienza di sé – ritroviamo noi stessi e il senso di ogni azione riportandoci davanti a Gesù nel silenzio e nella preghiera.