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Venerdì 11 giugno 2021 SACRO CUORE di GESU’ – Diocesi di Chioggia, Santi FELICE e FORTUNATO, martiri patroni

Vangelo secondo Giovanni 19,31-37

Era il giorno della Parascève e i Giudei, perché i corpi non rimanessero sulla croce durante il sabato – era infatti un giorno solenne quel sabato –, chiesero a Pilato che fossero spezzate loro le gambe e fossero portati via.
Vennero dunque i soldati e spezzarono le gambe all’uno e all’altro che erano stati crocifissi insieme con lui. Venuti però da Gesù, vedendo che era già morto, non gli spezzarono le gambe, ma uno dei soldati con una lancia gli colpì il fianco, e subito ne uscì sangue e acqua.
Chi ha visto ne dà testimonianza e la sua testimonianza è vera; egli sa che dice il vero, perché anche voi crediate. Questo infatti avvenne perché si compisse la Scrittura: «Non gli sarà spezzato alcun osso». E un altro passo della Scrittura dice ancora: «Volgeranno lo sguardo a colui che hanno trafitto».

UN AMORE CARNALE

Come ci ama Dio? L’amore immenso, cioè senza misura, di Dio per noi, si manifesta attraverso l’amore del Figlio eterno che diventa uomo assumendo un corpo umano. Noi riconosciamo nel cuore il simbolo dell’amore. Ebbene, questo è stato reso drammaticamente visibile nel gesto raccontato dall’evangelista Giovanni, presente alla scena: il fianco di Gesù squarciato dalla lancia. Da quel fianco, da quel cuore, continua a sgorgare la fonte dell’amore di Dio verso noi tutti, verso di me. Una fonte inesauribili, che ci chiama a corrispondere.