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Mercoledì 19 maggio 2021 San Celestino V, Eremita e Papa 1215-1296

Vangelo secondo Giovanni 17,11-19

In quel tempo, [Gesù, alzàti gli occhi al cielo, pregò dicendo:]
«Padre santo, custodiscili nel tuo nome, quello che mi hai dato, perché siano una sola cosa, come noi.
Quand’ero con loro, io li custodivo nel tuo nome, quello che mi hai dato, e li ho conservati, e nessuno di loro è andato perduto, tranne il figlio della perdizione, perché si compisse la Scrittura. Ma ora io vengo a te e dico questo mentre sono nel mondo, perché abbiano in se stessi la pienezza della mia gioia. Io ho dato loro la tua parola e il mondo li ha odiati, perché essi non sono del mondo, come io non sono del mondo.
Non prego che tu li tolga dal mondo, ma che tu li custodisca dal Maligno. Essi non sono del mondo, come io non sono del mondo. Consacrali nella verità. La tua parola è verità. Come tu hai mandato me nel mondo, anche io ho mandato loro nel mondo; per loro io consacro me stesso, perché siano anch’essi consacrati nella verità».

CUSTODITI E LIETI

Le parole di Gesù nell’ultima Cena esprimono tutta l’intensità del suo amore per i discepoli presenti e per noi. Anche Gesù ‘trema’ al pensiero di lasciare i suoi amici. Per questo li affida al Padre perché li custodisca nell’unità e li difenda dal Maligno mentre sono ancora nel mondo. In questa unità con il Padre e con il Figlio Gesù, i discepoli potranno sperimentare ‘la pienezza della mia gioia’, anche vivendo nel mondo in mezzo a contrasti e tribolazioni. Così ci vuole bene Gesù!!