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Mercoledì 21 aprile 2021 Sant’ Anselmo d’Aosta, vescovo e dottore della Chiesa Aosta, 1033 – Canterbury 1109

Vangelo secondo Giovanni 6,35-40

In quel tempo, disse Gesù alla folla:
«Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà fame e chi crede in me non avrà sete, mai! Vi ho detto però che voi mi avete visto, eppure non credete.
Tutto ciò che il Padre mi dà, verrà a me: colui che viene a me, io non lo caccerò fuori, perché sono disceso dal cielo non per fare la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato.
E questa è la volontà di colui che mi ha mandato: che io non perda nulla di quanto egli mi ha dato, ma che lo risusciti nell’ultimo giorno. Questa infatti è la volontà del Padre mio: che chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno».

NEL FIGLIO, IL DONO DEL PADRE

Il Padre celeste, che ci ama e ci vuole salvi, ci consegna al Figlio, perché uniti a Cristo nella fede, possiamo diventare suoi figli. Quello che il Figlio ha ricevuto, lo dona a noi. Il Figlio ci accoglie con lo stesso amore del Padre, e conduce a compimento la nostra vita. Questo si verifica in noi con il dono dei sacramenti, nel cammino di una storia, nella libertà della nostra adesione personale. Il rapporto con Cristo mette in gioco tutta la vita.