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Martedì 16 febbraio 2021- Santa Giuliana di Nicomedia 285-305, Beato Giuseppe Allamano, fondatore Missionari della Consolata 1851-1926

Vangelo secondo Marco 8,14-21

In quel tempo, i discepoli avevano dimenticato di prendere dei pani e non avevano con sé sulla barca che un solo pane. Allora Gesù li ammoniva dicendo: «Fate attenzione, guardatevi dal lievito dei farisei e dal lievito di Erode!». Ma quelli discutevano fra loro perché non avevano pane.
Si accorse di questo e disse loro: «Perché discutete che non avete pane? Non capite ancora e non comprendete? Avete il cuore indurito? Avete occhi e non vedete, avete orecchi e non udite? E non vi ricordate, quando ho spezzato i cinque pani per i cinquemila, quante ceste colme di pezzi avete portato via?». Gli dissero: «Dodici». «E quando ho spezzato i sette pani per i quattromila, quante sporte piene di pezzi avete portato via?». Gli dissero: «Sette». E disse loro: «Non comprendete ancora?».

PANE BUONO O CATTIVO?

Il pane occupa un grande posto nella vita e nel Vangelo. Gesù lo moltiplica due volte per sfamare le folle, e alla fine lo dona ai discepoli come suo corpo offerto in sacrificio. Si può corrompere il pane? Basta un po’ di lievito cattivo e tutta la pasta si corrompe. Il lievito dei farisei è l’ipocrisia nel vivere la religione; il lievito di Erode è la presunzione del potere che uccide ogni oppositore. Nutriamoci con il pane buono di Gesù, con la fede e la carità dell’Eucaristia.