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Lunedì 4 gennaio 2021 Sant’ Angela da Foligno, 1248 -1309

Vangelo secondo Giovanni 1,35-42

In quel tempo, Giovanni stava con due dei suoi discepoli e, fissando lo sguardo su Gesù che passava, disse: «Ecco l’agnello di Dio!». E i suoi due discepoli, sentendolo parlare così, seguirono Gesù.
Gesù allora si voltò e, osservando che essi lo seguivano, disse loro: «Che cosa cercate?». Gli risposero: «Rabbì – che, tradotto, significa maestro –, dove dimori?». Disse loro: «Venite e vedrete». Andarono dunque e videro dove egli dimorava e quel giorno rimasero con lui; erano circa le quattro del pomeriggio.
Uno dei due che avevano udito le parole di Giovanni e lo avevano seguito, era Andrea, fratello di Simon Pietro. Egli incontrò per primo suo fratello Simone e gli disse: «Abbiamo trovato il Messia» – che si traduce Cristo – e lo condusse da Gesù. Fissando lo sguardo su di lui, Gesù disse: «Tu sei Simone, il figlio di Giovanni; sarai chiamato Cefa» – che significa Pietro.

PRIMI INCONTRI

Questo Vangelo è la sponda che unisce e separa l’antico e il nuovo, Battista e Gesù. Andrea e Giovanni, che hanno visto il Battista indicare Gesù, si staccano da lui e seguono il nuovo maestro, rimanendo con lui ‘quel giorno’, ‘nel luogo dove dimorava’. E’ l’inizio di una grande sequela che percorre i secoli. Il giorno dopo o Andrea coinvolge il fratello Simone e lo porta da Gesù, facendolo così diventare Pietro! La stessa storia ha raggiunto e coinvolto anche noi.