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Giovedì 3 dicembre 2020, San Francesco Saverio, Spagna 1506-Cina 1552

Vangelo di Matteo 7,21.24-27

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: “Non chiunque mi dice: «Signore, Signore», entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli.
Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, sarà simile a un uomo saggio, che ha costruito la sua casa sulla roccia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ma essa non cadde, perché era fondata sulla roccia. Chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica, sarà simile a un uomo stolto, che ha costruito la sua casa sulla sabbia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa cadde e la sua rovina fu grande».

ASCOLTARE E VIVERE

La parola di Gesù non è un fiato di voce, ma edifica la casa dove abitare e la rende solida. Non è uno svolazzo di parole belle che scivolano via. Nemmeno è solo accoglienza degli insegnamenti e delle idee di Gesù, ma unità di amore e di pensiero con Lui. Diventa una grazia che rende salda la vita. San Francesco Saverio ne è un esempio. Unito profondamente a Gesù attraverso i fratelli di fede, diventa suo missionario fino ai confini del mondo.