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Giovedì 15 ottobre 2020 Santa Teresa d’Avila  1515-1582

Vangelo di Luca 11,47-54

In quel tempo, il Signore disse: Guai a voi, che costruite i sepolcri dei profeti, e i vostri padri li hanno uccisi. Così voi testimoniate e approvate le opere dei vostri padri: essi li uccisero e voi costruite. Per questo la sapienza di Dio ha detto: “Manderò loro profeti e apostoli ed essi li uccideranno e perseguiteranno”, perché a questa generazione sia chiesto conto del sangue di tutti i profeti, versato fin dall’inizio del mondo: dal sangue di Abele fino al sangue di Zaccaria, che fu ucciso tra l’altare e il santuario. Sì, io vi dico, ne sarà chiesto conto a questa generazione. Guai a voi, dottori della Legge, che avete portato via la chiave della conoscenza; voi non siete entrati, e a quelli che volevano entrare voi l’avete impedito». Quando fu uscito di là, gli scribi e i farisei cominciarono a trattarlo in modo ostile e a farlo parlare su molti argomenti, tendendogli insidie, per sorprenderlo in qualche parola uscita dalla sua stessa bocca.

PROFETI E TESTIMONI

Quante volte abbiamo visto cristiani, preti o laici o religiosi, perseguitati in vita e poi riabilitati e proposti ad esempio! Santa Teresa d’Avila viene ostacolata per l’impostazione profondamente umana che dà alla vocazione monacale, vissuta con serietà e vero amore a Gesù. Anche oggi può capitare di non riconoscere quei maestri e testimoni della fede, seguendo i quali la vita potrebbe (o avrebbe potuto) fare un balzo. Cerchiamo e guardiamo quei ‘profeti’ del passato e del presente con i quali Gesù illumina la nostra vita.