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Domenica 6 settembre 2020 - XXIII del Tempo Ordinario, Ciclo A

Introduzione del celebrante

Signore Gesù, tu ci riunisci nella tua Chiesa e ci dona l’esperienza della comunità fraterna in questa Eucaristia e nella vita. Ci rivolgiamo a te con fiducia.

  1. Signore Gesù, tu sei in mezzo a noi; fa di tutti noi un cuor solo e un’anima sola per diventare segno della tua presenza nel mondo,

Noi ti preghiamo: ASCOLTACI O SIGNORE

  1. Signore Gesù ti affidiamo coloro che poni come sentinelle nella tua Chiesa perché illuminino la nostra fede e sostengano la nostra carità. Donaci nuove vocazioni alla vita sacerdotale, consacrata, missionaria,

Noi ti preghiamo: ASCOLTACI O SIGNORE

  1. Signore Gesù, l’Eucaristia diventi sorgente di amore nelle nostre famiglie, di carità e di impegno nel lavoro e nella vita sociale, nel rispetto di tutta la realtà creata,

Noi ti preghiamo: ASCOLTACI O SIGNORE

  1. Signore Gesù, ti domandiamo che venga favorita una buona ripresa del lavoro e della scuola, nel rispetto della libertà e della sicurezza delle famiglie e dei ragazzi

Noi ti preghiamo: ASCOLTACI O SIGNORE

Conclusione del celebrante

Signore la nostra concorde preghiera salga a te come preghiera di fratelli e figli. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. AMEN

Spunto della domenica

Nessuno di noi è un solitario. Nessuno di noi si concepisca da solo. Apparteniamo alla comunità della Chiesa, chiamati e riuniti nel suo nome. L’assemblea eucaristica rende evidente quello che siamo: il corpo di Cristo nel mondo. Siamo parte della comunità, persone, famiglie, gruppi, dalla nostra parrocchia fino all’intera Chiesa cattolica, in cui veniamo sostenuti, corretti, lanciati. L’unità nel Suo nome è garanzia e forza per ogni cristiano: da questa esperienza prende avvio la nostra missione nel mondo.

 

 

Vangelo secondo Luca 5,1-11

In quel tempo, mentre la folla gli faceva ressa attorno per ascoltare la parola di Dio, Gesù, stando presso il lago di Gennèsaret, vide due barche accostate alla sponda. I pescatori erano scesi e lavavano le reti. Salì in una barca, che era di Simone, e lo pregò di scostarsi un poco da terra. Sedette e insegnava alle folle dalla barca.
Quando ebbe finito di parlare, disse a Simone: «Prendi il largo e gettate le vostre reti per la pesca». Simone rispose: «Maestro, abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla; ma sulla tua parola getterò le reti». Fecero così e presero una quantità enorme di pesci e le loro reti quasi si rompevano. Allora fecero cenno ai compagni dell’altra barca, che venissero ad aiutarli. Essi vennero e riempirono tutte e due le barche fino a farle quasi affondare.
Al vedere questo, Simon Pietro si gettò alle ginocchia di Gesù, dicendo: «Signore, allontànati da me, perché sono un peccatore». Lo stupore infatti aveva invaso lui e tutti quelli che erano con lui, per la pesca che avevano fatto; così pure Giacomo e Giovanni, figli di Zebedèo, che erano soci di Simone. Gesù disse a Simone: «Non temere; d’ora in poi sarai pescatore di uomini».
E, tirate le barche a terra, lasciarono tutto e lo seguirono.

INIZIA IL CAMMINO

Ripercorriamo con l’evangelista Luca la prima chiamata dei discepoli, e la prima risposta. Così il cristianesimo apre il cammino, seguendo Gesù. Con lo sguardo dei discepoli su Gesù, con la loro stupita e spesso impacciata sequela. Soprattutto lo sguardo di Gesù su loro, la sua pazienza, fortezza e dolcezza. La sua azione totalmente coincidente con la sua parola, e la sua vita donata. Gesù inizia e prosegue il cammino nel mondo con uomini e povere donne, come sempre, come noi.

 

Vangelo di Luca 4,38-44

In quel tempo, Gesù, uscito dalla sinagòga, entrò nella casa di Simone. La suocera di Simone era in preda a una grande febbre e lo pregarono per lei. Si chinò su di lei, comandò alla febbre e la febbre la lasciò. E subito si alzò in piedi e li serviva.
Al calar del sole, tutti quelli che avevano infermi affetti da varie malattie li condussero a lui. Ed egli, imponendo su ciascuno le mani, li guariva. Da molti uscivano anche demòni, gridando: «Tu sei il Figlio di Dio!». Ma egli li minacciava e non li lasciava parlare, perché sapevano che era lui il Cristo.
Sul far del giorno uscì e si recò in un luogo deserto. Ma le folle lo cercavano, lo raggiunsero e tentarono di trattenerlo perché non se ne andasse via. Egli però disse loro: «È necessario che io annunci la buona notizia del regno di Dio anche alle altre città; per questo sono stato mandato».
E andava predicando nelle sinagòghe della Giudea.

I PERCORSI DI GESU’

La sinagoga, luogo della parola e della preghiera; la casa, luogo degli affetti e dell’intimità; la strada, con le persone che la frequentano. Questa pagina di Vangelo descrive gli ambiti della presenza e della missione di Gesù. Egli entra nella vita degli uomini e delle donne del suo tempo, illumina, insegna, salva. Non solo a Cafarnao, la cittadina del lago, ma anche andando verso ‘altre città’. Fino a raggiungere la nostra città, la nostra casa, le nostre persone

Vangelo secondo Luca 4,31-37

In quel tempo, Gesù scese a Cafàrnao, città della Galilea, e in giorno di sabato insegnava alla gente. Erano stupiti del suo insegnamento perché la sua parola aveva autorità.
Nella sinagoga c’era un uomo che era posseduto da un demonio impuro; cominciò a gridare forte: «Basta! Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!».
Gesù gli ordinò severamente: «Taci! Esci da lui!». E il demonio lo gettò a terra in mezzo alla gente e uscì da lui, senza fargli alcun male.
Tutti furono presi da timore e si dicevano l’un l’altro: «Che parola è mai questa, che comanda con autorità e potenza agli spiriti impuri ed essi se ne vanno?». E la sua fama si diffondeva in ogni luogo della regione circostante.

PRESENZA E PAROLA

 

Lì dove arriva, Gesù non suscita solo sorpresa e accoglienza, ma anche contrasto e opposizione. Egli è una presenza diversa. Se ne accorge in modo particolare satana, il grande nemico e oppositore. E’ iniziata una grande lotta, alla quale ogni uomo è invitato a partecipare. Non possiamo vincere il male con la forza nostra, ma con la potenza di Cristo, che si impone con la sua presenza e la sua parola. Ecco il punto da cui ricominciare.