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don Roberto e altri preti….

CHI E’ IL PRETE…

Il martirio di don Roberto Malgesini sta provocando un’improvvisa virata nella comune considerazione della figura del prete. Arretrano le immagini del prete equivoco nel comportamento morale, abbondantemente riversate sulla piazza mediatica negli ultimi tempi. Impallidiscono le figure dei preti mestieranti, da sempre presenti nella fantasia delle persone che meno frequentano la chiesa. Si scioglie la fumoseria dei preti ultramoderni per la moda del vestito e del linguaggio. Riappare chiara e precisa la figura del prete che è prete. Le cronache di questi giorni fanno risaltare due tratti della personalità di don Roberto: la carità, espressa nella semplice e continua dedizione ai poveri; la fede e l’amore a Gesù, al quale riservava l’adorazione della prima ora di ogni giornata. Una figura di prete chiara e netta, che riaccende uno sguardo positivo sulla vita di ogni prete, riemerso al livello della stima con cui il popolo cristiano considera i ministri del Signore.

Mi riaffiorano alla mente i preti della mia vita. L’antico arciprete sedentario in canonica e in cammino per le strade del paese con la preghiera delle rogazioni e la benedizione delle famiglie; i preti che sostavano in chiesa a pregare e il giovane cappellano che inventava mille iniziative per i ragazzi e innestava accese discussioni in canonica e in piazza. Il prete che illuminò il mio primo spunto di vocazione, e quello che pazientemente mi accompagnò al primo sì. I preti devoti incontrati in Seminario, i missionari che ogni anno suscitavano entusiasmo e i preti della pastorale industriosa. Diventato prete anch’io, ancora un prete mi ha affascinato con la certezza della presenza di Cristo, realizzata nella Chiesa e alimentata in una compagnia di fede e in una fruttuosa amicizia sacerdotale. Dentro la pasta umana ho visto fiorire il lievito del Vangelo, la vita coincidere con la vocazione, il cuore della persona non separato dal compito svolto. Nel vortice delle cose da fare, nel comune combattimento della vita, nei rivolgimenti di una società complessa, inevitabilmente il prete si svela come uomo di Dio, pure circondato da un velo di mistero.

Dopo i preti morti causa COVID-19 preso nelle corsie degli ospedali, e il prete morto per aver lasciato l'unico respiratore al giovane ammalato come lui, don Roberto colora di rosso sangue l’immagine del prete. E intanto le cronache nostrane raccontano la storia di un prete che dall’isola di Pellestrina ha percorso le città d’Italia e le strade di Bologna e ora diventa beato: Padre Olinto Marella. Lui pure, prete della fede professata e provata e della carità vissuta con apertura e intelligenza pedagogica. E’ ancora possibile guardare una vita da prete e incontravi il volto e il cuore di Dio.