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Mercoledì 9 settembre 2020 – San Pietro Claver, liberatore di schiavi, 1580-1654

Vangelo secondo Luca 6,20-26

In quel tempo, Gesù, alzàti gli occhi verso i suoi discepoli, diceva:
«Beati voi, poveri,
perché vostro è il regno di Dio.
Beati voi, che ora avete fame,
perché sarete saziati.
Beati voi, che ora piangete,
perché riderete.
Beati voi, quando gli uomini vi odieranno e quando vi metteranno al bando e vi insulteranno e disprezzeranno il vostro nome come infame, a causa del Figlio dell’uomo. Rallegratevi in quel giorno ed esultate perché, ecco, la vostra ricompensa è grande nel cielo. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i profeti.
Ma guai a voi, ricchi,
perché avete già ricevuto la vostra consolazione.
Guai a voi, che ora siete sazi,
perché avrete fame.
Guai a voi, che ora ridete,
perché sarete nel dolore e piangerete.
Guai, quando tutti gli uomini diranno bene di voi. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i falsi profeti».

LA VIA DELLA VITA

Come il ricorrente motivo di una sinfonia, si ripresenta l’annuncio delle beatitudini. Nel Vangelo di Luca, le quattro beatitudini godono del contrappunto dei quattro ‘guai!’ Gesù ci accarezza e ci fustiga, segnando a destra e a sinistra la via della vita. Non l’inganno del possedere, o la sazietà dei beni, o la vacuità del godimento, o l’inganno del successo riempiono il cuore. Guardiamo Gesù: come ha vissuto, come ha amato, come ha donato. Guardiamo i Santi che Egli ha colmato di beatitudine.