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Martedì 28 luglio 2020 San Nazario e Celso, martiri a Milano, 304

Vangelo secondo Matteo 13,36-43

In quel tempo, Gesù congedò la folla ed entrò in casa; i suoi discepoli gli si avvicinarono per dirgli: «Spiegaci la parabola della zizzania nel campo».
Ed egli rispose: «Colui che semina il buon seme è il Figlio dell’uomo. Il campo è il mondo e il seme buono sono i figli del Regno. La zizzania sono i figli del Maligno e il nemico che l’ha seminata è il diavolo. La mietitura è la fine del mondo e i mietitori sono gli angeli. Come dunque si raccoglie la zizzania e la si brucia nel fuoco, così avverrà alla fine del mondo. Il Figlio dell’uomo manderà i suoi angeli, i quali raccoglieranno dal suo regno tutti gli scandali e tutti quelli che commettono iniquità e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti. Allora i giusti splenderanno come il sole nel regno del Padre loro. Chi ha orecchi, ascolti!».

DISCORSI A TAVOLA

Gesù spiega ai discepoli la parabola della zizzania. Chissà quante volte, ‘in casa’, Gesù avrà ripreso i discorsi fatti alla folla, anche rispondendo alle domande dei discepoli. L’avrà fatto durante la cena, inaugurando quei ‘tischreden’ (discorsi a tavola) dei grandi personaggi della storia che verrà. I ‘discorsi a tavola’ nascono da un clima di grande confidenza e fiducia. Gesù farà un lungo discorso a tavola nell’ultima cena, quando si consegna agli apostoli e a noi con tutta la sua vita.