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Giovedì 2 luglio 2020 San Bernardino Realino, sacerdote, Carpi 1530- Lecce 1616

Vangelo di Matteo 9,1-8

In quel tempo Gesù, salito su una barca, passò all’altra riva e giunse nella sua città. Ed ecco, gli portavano un paralitico disteso su un letto. Gesù, vedendo la loro fede, disse al paralitico: «Coraggio, figlio, ti sono perdonati i peccati». Allora alcuni scribi dissero fra sé: «Costui bestemmia». Ma Gesù, conoscendo i loro pensieri, disse: «Perché pensate cose malvagie nel vostro cuore? Che cosa infatti è più facile: dire “Ti sono perdonati i peccati”, oppure dire “Àlzati e cammina”? Ma, perché sappiate che il Figlio dell’uomo ha il potere sulla terra di perdonare i peccati: Àlzati – disse allora al paralitico –, prendi il tuo letto e va’ a casa tua». Ed egli si alzò e andò a casa sua. Le folle, vedendo questo, furono prese da timore e resero gloria a Dio che aveva dato un tale potere agli uomini.

GESU’ SALVA

Il racconto di Matteo è spiccio; non dice della folla assiepata e della barella calata dal tetto, come fanno Marco e Luca. Matteo va dritto allo scopo: Gesù dapprima perdona, poi guarisce. Prima risana la persona, poi guarisce il corpo. Allora l’uomo si alza e riprende a camminare, riprende a vivere. Il miracolo di Gesù si ripete nella vita di coloro che si sentono accolti, perdonati, e vengono da Lui riconciliati con se stessi, con il prossimo, con Dio.