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Sabato 6 giugno 2020 San Norberto, vescovo in Francia e poi in Germania, 1080-1134

Vangelo secondo Marco 12,38-44

In quel tempo, Gesù [nel tempio] diceva alla folla nel suo insegnamento: «Guardatevi dagli scribi, che amano passeggiare in lunghe vesti, ricevere saluti nelle piazze, avere i primi seggi nelle sinagoghe e i primi posti nei banchetti. Divorano le case delle vedove e pregano a lungo per farsi vedere. Essi riceveranno una condanna più severa».
Seduto di fronte al tesoro, osservava come la folla vi gettava monete. Tanti ricchi ne gettavano molte. Ma, venuta una vedova povera, vi gettò due monetine, che fanno un soldo.
Allora, chiamati a sé i suoi discepoli, disse loro: «In verità io vi dico: questa vedova, così povera, ha gettato nel tesoro più di tutti gli altri. Tutti infatti hanno gettato parte del loro superfluo. Lei invece, nella sua miseria, vi ha gettato tutto quello che aveva, tutto quanto aveva per vivere».

POVERTA’ E DONO

La fede cristiana, cos’è? Non è una pratica esteriore priva di cuore, non è un mostrarsi davanti a Dio e agli altri come fossimo i più bravi. Non è dare una manciata di soldi, quando se ne hanno tantissimi. La fede cristiana è coscienza della propria fragilità e povertà. Come la vedova del vangelo, è offrire se stessi, la propria vita e i propri beni al Signore, perché ne ricavi un bene più grande, secondo la misura del suo amore.