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Mercoledì 18 marzo 2020 – San Cirillo di Gerusalemme 315-387

 

Vangelo secondo Matteo 5,17-19

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Non crediate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento. In verità io vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà un solo iota o un solo trattino della Legge, senza che tutto sia avvenuto.
Chi dunque trasgredirà uno solo di questi minimi precetti e insegnerà agli altri a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverà e li insegnerà, sarà considerato grande nel regno dei cieli».

LA TOTALITA’ DI GESU’

Il compimento della Legge antica è la legge dell’amore, che Gesù ha vissuto non come labile sentimento, ma nella totalità del dono di se stesso: dono al Padre per i fratelli. Il Figlio di Dio ha preso una umanità come la nostra, per poter amare con cuore d’uomo, soffrire come e più di noi, fino a sperimentare la desolazione della morte. Non solo condivisione, ma riscatto, liberazione, salvezza. La sua risurrezione manda i suoi raggi benefici anche sulla nostra vita quotidiana