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Giovedì 2 gennaio 2020 – Santi Basilio Magno (330-379) e Gregorio Nazianzeno (330-390) vescovi e dottori della Chiesa

Vangelo secondo Giovanni 1,19-28

Questa è la testimonianza di Giovanni, quando i Giudei gli inviarono da Gerusalemme sacerdoti e levìti a interrogarlo: «Tu, chi sei?». Egli confessò e non negò. Confessò: «Io non sono il Cristo». Allora gli chiesero: «Chi sei, dunque? Sei tu Elìa?». «Non lo sono», disse. «Sei tu il profeta?». «No», rispose. Gli dissero allora: «Chi sei? Perché possiamo dare una risposta a coloro che ci hanno mandato. Che cosa dici di te stesso?». Rispose: «Io sono voce di uno che grida nel deserto: Rendete diritta la via del Signore, come disse il profeta Isaìa».
Quelli che erano stati inviati venivano dai farisei. Essi lo interrogarono e gli dissero: «Perché dunque tu battezzi, se non sei il Cristo, né Elìa, né il profeta?». Giovanni rispose loro: «Io battezzo nell’acqua. In mezzo a voi sta uno che voi non conoscete, colui che viene dopo di me: a lui io non sono degno di slegare il laccio del sandalo».
Questo avvenne in Betània, al di là del Giordano, dove Giovanni stava battezzando.

CHI SEI?

La gente domanda a Giovanni, e in seguito Giovanni domanderà a Gesù: “Chi sei?”. Il mistero di Dio si presenta attraverso una storia concreta e si svela dentro un’esperienza vissuta. E’ attraverso i fatti che possiamo riconoscere l’identità e la missione di Giovanni, precursore e annunciatore del Messia, e che possiamo riconoscere l’identità e la missione di Gesù Figlio di Dio Salvatore. In mezzo a noi sta ‘uno che non conosciamo’: lo possiamo conoscere realmente quando lo seguiamo e lo amiamo.