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Martedì 5 novembre 2109 San Guido Maria Conforti, vescovo e fondatore dei Saveriani, Parma 1865-1931

Vangelo secondo Luca 14,15-24

In quel tempo, uno dei commensali, avendo udito questo, disse a Gesù: «Beato chi prenderà cibo nel regno di Dio!».
Gli rispose: «Un uomo diede una grande cena e fece molti inviti. All’ora della cena, mandò il suo servo a dire agli invitati: “Venite, è pronto”. Ma tutti, uno dopo l’altro, cominciarono a scusarsi. Il primo gli disse: “Ho comprato un campo e devo andare a vederlo; ti prego di scusarmi”. Un altro disse: “Ho comprato cinque paia di buoi e vado a provarli; ti prego di scusarmi”. Un altro disse: “Mi sono appena sposato e perciò non posso venire”.
Al suo ritorno il servo riferì tutto questo al suo padrone. Allora il padrone di casa, adirato, disse al servo: “Esci subito per le piazze e per le vie della città e conduci qui i poveri, gli storpi, i ciechi e gli zoppi”.
Il servo disse: “Signore, è stato fatto come hai ordinato, ma c’è ancora posto”. Il padrone allora disse al servo: “Esci per le strade e lungo le siepi e costringili ad entrare, perché la mia casa si riempia. Perché io vi dico: nessuno di quelli che erano stati invitati gusterà la mia cena”».

C’E’ ANCORA POSTO

Una bella notizia, dunque: c’è ancora posto per noi, se non siamo pieni di impegni, di cose da fare e da trafficare; se non siamo pieni di noi stessi e della nostra presunzione. La vita è una grande festa alla quale il Signore ci invita ogni giorno. Un cuore umile e accogliente, uno sguardo attento e desideroso, Lo riconoscere in avvenimenti e circostanze e si muove incontro a Lui. La vita non ci è ostile, e quel che accade è la sua mano che invita e accarezza.