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Martedì 20 agosto 2019 San Bernardo  di Chiaravalle, abate e dottore della Chiesa 1090- 1153

Vangelo di Matteo 19,23-3

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «In verità io vi dico: difficilmente un ricco entrerà nel regno dei cieli. Ve lo ripeto: è più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio». A queste parole i discepoli rimasero molto stupiti e dicevano: «Allora, chi può essere salvato?». Gesù li guardò e disse: «Questo è impossibile agli uomini, ma a Dio tutto è possibile».
Allora Pietro gli rispose: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito; che cosa dunque ne avremo?». E Gesù disse loro: «In verità io vi dico: voi che mi avete seguito, quando il Figlio dell’uomo sarà seduto sul trono della sua gloria, alla rigenerazione del mondo, siederete anche voi su dodici troni a giudicare le dodici tribù d’Israele. Chiunque avrà lasciato case, o fratelli, o sorelle, o padre, o madre, o figli, o campi per il mio nome, riceverà cento volte tanto e avrà in eredità la vita eterna. Molti dei primi saranno ultimi e molti degli ultimi saranno primi.

LA VERA RICCHEZZA

Bernardo abbandonò a poco più di vent’anni il suo nobile casato per la vita del monastero, e lo seguirono familiari e amici. La sua vita fruttificò nell’impresa di fondatore di monasteri e di recupero del compito della preghiera e della missione. Seguendo Gesù si imposta in modo diverso e più vero la propria crescita umana e si contribuisce al bene dei fratelli. Quello che possediamo non ci garantisce per il tempo e per l’eternità. Solo Gesù fa sperimentare la vera ricchezza.