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Martedì 30 luglio 2019 San Pietro Crisologo, vescovo di Ravenna e dottore della Chiesa, 380-455

Vangelo secondo Matteo 13,36-43

In quel tempo, Gesù congedò la folla ed entrò in casa; i suoi discepoli gli si avvicinarono per dirgli: «Spiegaci la parabola della zizzania nel campo».
Ed egli rispose: «Colui che semina il buon seme è il Figlio dell’uomo. Il campo è il mondo e il seme buono sono i figli del Regno. La zizzania sono i figli del Maligno e il nemico che l’ha seminata è il diavolo. La mietitura è la fine del mondo e i mietitori sono gli angeli. Come dunque si raccoglie la zizzania e la si brucia nel fuoco, così avverrà alla fine del mondo. Il Figlio dell’uomo manderà i suoi angeli, i quali raccoglieranno dal suo regno tutti gli scandali e tutti quelli che commettono iniquità e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti. Allora i giusti splenderanno come il sole nel regno del Padre loro. Chi ha orecchi, ascolti!».

IL SOLE E IL FUOCO

Gesù non soltanto racconta il Vangelo, ma lo spiega, come il sacerdote alla Messa…
Una spiegazione piena di immagini, che fa capire il senso della vita e la sua conclusione. Gesù dice con chiarezza che ogni nostra azione– nel bene e nel male – ha un valore eterno. Nel tempo che ci viene donato, non possiamo non desiderare di crescere come buon grano, per splendere nel sole di Dio e non finire bruciati come la zizzania.