Vai al contenuto

Martedì 18 dicembre 2018 Santi Quinto, Simplicio e compagni Martiri in Africa 253

Vangelo secondo Matteo 1,18-24

Così fu generato Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, poiché era uomo giusto e non voleva accusarla pubblicamente, pensò di ripudiarla in segreto.
Mentre però stava considerando queste cose, ecco, gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo; ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati».
Tutto questo è avvenuto perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta:
«Ecco, la vergine concepirà e darà alla luce un figlio:
a lui sarà dato il nome di Emmanuele»,
che significa «Dio con noi». Quando si destò dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l’angelo del Signore e prese con sé la sua sposa.

DIO SI FA UOMO

Dopo la genealogia, Matteo racconta come si sono svolti gli avvenimenti della concezione e della nascita di Gesù. Tutto accade secondo una iniziativa e una direzione dall’alto. Colui che nasce non è concepito da un rapporto coniugale, ma viene generato nel grembo della madre dalla potenza dello Spirito Santo. Si dichiara così la sua origine divina, specificata dal nome Emmanuele, Dio con noi. Avviene l’imprevedibile e l’impossibile: Dio si fa uomo, entrando nella nostra storia umana e partecipando alle nostre vicende.