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Sabato 16 giugno 2018 – Santa Giuditta, martire, 303

Vangelo secondo Matteo 5,33-37

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Avete anche inteso che fu detto agli antichi: “Non giurerai il falso, ma adempirai verso il Signore i tuoi giuramenti”. Ma io vi dico: non giurate affatto, né per il cielo, perché è il trono di Dio, né per la terra, perché è lo sgabello dei suoi piedi, né per Gerusalemme, perché è la città del grande Re. Non giurare neppure per la tua testa, perché non hai il potere di rendere bianco o nero un solo capello. Sia invece il vostro parlare: “Sì, sì”; “No, no”; il di più viene dal Maligno».

SEMPLICI DAVANTI A DIO

Quante parole consumiamo per confermare o magari smentire quello che abbiamo detto o fatto?
Le parole e le azioni hanno un senso davanti a Dio e davanti agli uomini e quindi bastano a se stesse. Per liberare il cuore e il linguaggio da ciò che li appesantisce e li rende equivoci, conviene anche alleggerire il peso delle parole vuote e inutili che ascoltiamo e delle immagini che vediamo. Tenere a bada l’assedio e l’aggressione dei mass.media, semplifica e allieta la vita.