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Venerdì 25 maggio 2018, Santa Maria Maddalena de’ Pazzi, vergine e mistica Firenze 1566-1607

Camminiamo con il Mese di Maggio: Rosario e Parola di Dio in Cattedrale ore 20,45

Vangelo secondo Marco 10,1-12

In quel tempo, Gesù, partito da Cafàrnao, venne nella regione della Giudea e al di là del fiume Giordano. La folla accorse di nuovo a lui e di nuovo egli insegnava loro, come era solito fare.
Alcuni farisei si avvicinarono e, per metterlo alla prova, domandavano a Gesù se è lecito a un marito ripudiare la propria moglie. Ma egli rispose loro: «Che cosa vi ha ordinato Mosè?». Dissero: «Mosè ha permesso di scrivere un atto di ripudio e di ripudiarla».
Gesù disse loro: «Per la durezza del vostro cuore egli scrisse per voi questa norma. Ma dall’inizio della creazione [Dio] li fece maschio e femmina; per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due diventeranno una carne sola. Così non sono più due, ma una sola carne. Dunque l’uomo non divida quello che Dio ha congiunto».
A casa, i discepoli lo interrogavano di nuovo su questo argomento. E disse loro: «Chi ripudia la propria moglie e ne sposa un’altra, commette adulterio verso di lei; e se lei, ripudiato il marito, ne sposa un altro, commette adulterio».

L'UNITÀ RICOSTRUITA

La creazione uscita dalle mani e dal cuore di Dio percorre le vie della storia. Ingrandisce e decade, accresce e svilisce. L'immagine intatta dell'uomo e della donna, costituiti dall'origine nell'unità dell'amore, percorre le vicende del tempo e ne patisce i pericoli e le tentazioni. Dio non abbandona la creazione e non lascia sole le sue creature. Il cammino che le conduce alla felicità e al compimento del loro destino passa attraverso l'unità e la fedeltà, ricostituite per la grazia del Figlio di Dio.