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Martedì 17 aprile 2018, San Roberto di La Chaise-Dieu, abate, m. 1067    Santa Caterina Tekakwitha, prima santa pellerossa d’America 1656 – 1680 

Vangelo secondo Giovanni 6,30-35

In quel tempo, la folla disse a Gesù: «Quale segno tu compi perché vediamo e ti crediamo? Quale opera fai? I nostri padri hanno mangiato la manna nel deserto, come sta scritto: “Diede loro da mangiare un pane dal cielo”».
Rispose loro Gesù: «In verità, in verità io vi dico: non è Mosè che vi ha dato il pane dal cielo, ma è il Padre mio che vi dà il pane dal cielo, quello vero. Infatti il pane di Dio è colui che discende dal cielo e dà la vita al mondo».
Allora gli dissero: «Signore, dacci sempre questo pane».
Gesù rispose loro: «Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà fame e chi crede in me non avrà sete, mai!».

IL PANE DAL CIELO

Il pane che scende dal cielo e sfama ogni giorno, ci farebbe comodo. Insieme con il pane, il companatico, i vestiti, le scarpe e altro. Non abbiamo Mosè che possa intercedere, e Gesù prende un’altra direzione. Il pane da raccogliere e da mangiare, l’acqua e il vino che disseta sono la sua stessa persona. Lui è forno, sorgente, vite, frantoio. Si comincia dalla fede: “Credo in te, Signore, che sei il pane della vita, sei la vita”. Come? Gesù sta per mostrare un altro passo.