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Mercoledì 21 febbraio 2018 – San Pier Damiani, vescovo e dottore della Chiesa 107-1072

Vangelo secondo Luca 11,29-32

In quel tempo, mentre le folle si accalcavano, Gesù cominciò a dire:
«Questa generazione è una generazione malvagia; essa cerca un segno, ma non le sarà dato alcun segno, se non il segno di Giona. Poiché, come Giona fu un segno per quelli di Nìnive, così anche il Figlio dell’uomo lo sarà per questa generazione.
Nel giorno del giudizio, la regina del Sud si alzerà contro gli uomini di questa generazione e li condannerà, perché ella venne dagli estremi confini della terra per ascoltare la sapienza di Salomone. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Salomone.
Nel giorno del giudizio, gli abitanti di Nìnive si alzeranno contro questa generazione e la condanneranno, perché essi alla predicazione di Giona si convertirono. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Giona».

IL SEGNO DI GIONA

Passo passo, il Vangelo ci svela il volto della Quaresima e i passi che conducono a riconoscerlo. La Quaresima ci fa scoprire ‘il segno di Giona’. Come il profeta Giona, dopo tre giorni nel ventre della balena, annuncia agli abitanti di Ninive la liberazione dalla corruzione attraverso la penitenza e la conversione, così Gesù dopo tre giorni nel ventre della terra, risorge per donare agli uomini una nuova vita. Come i niniviti e la regina del Sud, possiamo anche noi camminare incontro al Signore.