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CAMMINARE SULL’ACQUA

Presentazione del libro CAMMINARE SULL’ACQUA

di Angelo Busetto, ed. San Paolo

Camminare sull'acqua

2 ottobre 2017 Pinacoteca SS.ma Trinità,

Intervento di Piergiorgio Bighin

Stasera non è appena la presentazione di uno dei più bei libri di Don Angelo. Su questo non ci sarebbe molto da dire, basterebbe guardarlo: copertina con formella del Ghiberti dal Battistero di Firenze, premessa dotta del vaticanista Tornielli, titolo accattivante e amniotico, camminare sull’acqua appunto.
Non è appena la presentazione del libro che pur faremo, perché ci tocca fare, ma è la scoperta che commuove noi stessi mentre la facciamo che qui in Chioggia esiste la possibilità di camminare sull’acqua, cioè di vivere una compagnia come quella che il summenzionato libro ci racconta ad ogni pagina.
E ci sorprende ancora come questa compagnia che è la Chiesa si formi e si riformi continuamente come una marea che tocca le nostre vite e le vite di coloro che per grazia incontriamo e incontreremo anche stasera...
È una cosa che è accaduta a noi mentre preparavamo quest’incontro che non è dunque lo scontato incontro per presentare il più bel libro di Don Angelo...
Accade e riaccade e se ne stupisce colui per cui accade, poiché non è diverso, come scrive in memorabili pagine questo Vangelo secondo Busetto, da quando Lui passava per il mare di Galilea e si fermava a Cafàrnao, li in quel villaggio di pescatori così somigliante al nostro per prendere il pesce e consumarlo con loro. È accaduto a noi quattro amici (non al bar ma in canonica) quando ci siamo incontrati, guardati e interrogati su come presentare il libro. Perché la sfida che lancia il nostro autore è l'unica sfida cristiana: la contemporaneità di Cristo con noi, a noi, per il nostro tempo... non nel senso generico di nostra epoca ma di tuoi, miei giorni: quelli che ancora ci son dati! E allora il modo migliore per presentarlo e leggerlo (come faremo stasera) è farsi leggere. E allora ecco procederemo aiutati nella lettura di qualche parte del libro accompagnati dalla voce profonda del professor Mario Frizziero immediatamente contrappuntata da una testimonianza della Professoressa Elisabetta Nicchetto che ci renderà evidente la contemporaneità.
Prima testimonianza

Non so se è chiaro: Camminare sull’acqua è una sintesi dei punti e degli spunti che ci han tenuti desti in questi anni e non ci hanno consentito di affondare. È un portolano, che vuol dire libro dei porti che potremmo toccare nella navigazione della vita. Camminare sull’acqua con la compagnia di Don Angelo che è la Chiesa dunque è possibile. È possibile che una ragazzina cammini sull’acqua con la sua professoressa sfidando il limbo dell’oggi che ci condanna, i ragazzi in primis, all’inutilità della vita.

Ma Dove accade questo? Certo nell’incontro personale, da uomo a uomo, da persona a persona. Dentro la realtà in cui ciascuno vive. Non c’è nessuna soluzione su vasta scala, ma l’amore che si rivela attraverso un maestro capace di insegnarti ad amare ogni centimetro quadrato del proprio mondo. Perché la realtà è il mistero, rapporto personale con il Signore.
Seconda testimonianza

Catechismo fluido, in cui ogni cosa, come facciamo stasera ne richiama un’altra, suggerisce un paragone, dentro un frasario amniotico (già detto! ) allora diciamo lagunare che richiama ad ogni pié sospinto l’acqua da cui proviene e verso la quale va, acqua battesimale, inizio e destino. Il sogno di ogni abitante di un’isola é giungere alla terraferma, posare il piede sicuro magari in un bastimento grande quanto è il duomo del Longhena. Non so se capite: qui dentro c’è tutta la fede di Don Angelo spiegata al popolo, un bel diario laico, non prediche o omelie svolte ma svolgimento di una vita, un libro dei segni e non dei sogni.
Terza testimonianza

Poi parola a Don Angelo