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Mercoledì 16 agosto 2017 – Santo Stefano d’Ungheria, 975-1038

Vangelo secondo Matteo 18,15-20

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: “Se il tuo fratello commetterà una colpa contro di te, va’ e ammoniscilo fra te e lui solo; se ti ascolterà, avrai guadagnato il tuo fratello; se non ascolterà, prendi ancora con te una o due persone, perché ogni cosa sia risolta sulla parola di due o tre testimoni. Se poi non ascolterà costoro, dillo alla comunità; e se non ascolterà neanche la comunità, sia per te come il pagano e il pubblicano. In verità io vi dico: tutto quello che legherete sulla terra sarà legato in cielo, e tutto quello che scioglierete sulla terra sarà sciolto in cielo.
In verità io vi dico ancora: se due di voi sulla terra si metteranno d’accordo per chiedere qualunque cosa, il Padre mio che è nei cieli gliela concederà. Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro».

TERRA E CIELO

Pagina preziosa. L'evangelista Matteo delinea i tratti della comunità costituita dai discepoli di Gesù. Costoro non sono uniti appena dal vincolo di un rapporto reciproco di accoglienza, correzione e perdono. Essi appartengono a una comunità più grande, che a sua volta non è ristretta nel perimetro umano, ma viene riconosciuta 'in cielo'. L'orizzonte del mondo si spalanca: la terra si apre al cielo e il Figlio di Dio viene a specchiarsi nei due o tre riuniti in terra nel suo nome: è la prima immagine della Chiesa.