Vai al contenuto

Giovedì 27 luglio 2017 San Celestino I, papa dal 422 al 432

Vangelo di Matteo 13,10-17

In quel tempo i discepoli si avvicinarono a Gesù e gli dissero: «Perché a loro parli con parabole?». Egli rispose loro: «Perché a voi è dato conoscere i misteri del regno dei cieli, ma a loro non è dato. Infatti a colui che ha, verrà dato e sarà nell’abbondanza; ma a colui che non ha, sarà tolto anche quello che ha. Per questo a loro parlo con parabole: perché guardando non vedono, udendo non ascoltano e non comprendono. Così si compie per loro la profezia di Isaia che dice:
Udrete, sì, ma non comprenderete,
guarderete, sì, ma non vedrete.
Perché il cuore di questo popolo è diventato insensibile,
sono diventati duri di orecchi
e hanno chiuso gli occhi,
perché non vedano con gli occhi,
non ascoltino con gli orecchi
e non comprendano con il cuore
e non si convertano e io li guarisca!
Beati invece i vostri occhi perché vedono e i vostri orecchi perché ascoltano. In verità io vi dico: molti profeti e molti giusti hanno desiderato vedere ciò che voi guardate, ma non lo videro, e ascoltare ciò che voi ascoltate, ma non lo ascoltarono!

UN CUORE APERTO

Che cosa realizza il Signore con noi quando ci mettiamo a sua disposizione con cuore semplice e umile? Con la vita delle persone dal cuore aperto e disponibile, Dio fa cose grandi. Gesù è stato riconosciuto e amato dai peccatori, dai malati, dalle donne, dalle persone in ricerca e piene di domanda. Queste possono riconoscere i segni che egli compie e il linguaggio che egli usa. Chi si pone di fronte a lui con cuore aperto, ascolta, vede, capisce.