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Lunedì 24 luglio 2017 – San Charbel Makhuf, sacerdote, 1828-1898

 

Vangelo di Matteo 12, 38-41

In quel tempo, alcuni scribi e farisei gli dissero: «Maestro, da te vogliamo vedere un segno». Ed egli rispose loro: «Una generazione malvagia e adultera pretende un segno! Ma non le sarà dato alcun segno, se non il segno di Giona il profeta. Come infatti Giona rimase tre giorni e tre notti nel ventre del pesce, così il Figlio dell’uomo resterà tre giorni e tre notti nel cuore della terra. Nel giorno del giudizio, quelli di Nìnive si alzeranno contro questa generazione e la condanneranno, perché essi alla predicazione di Giona si convertirono. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Giona! Nel giorno del giudizio, la regina del Sud si alzerà contro questa generazione e la condannerà, perché ella venne dagli estremi confini della terra per ascoltare la sapienza di Salomone. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Salomone!

IL SEGNO DEL CROCIFISSO RISORTO

Andiamo da Gesù con le nostre pretese e vorremmo piegarlo alla nostra misura, riducendolo a un idolo. Il volto di Dio è un altro. Nel procedere della sua esistenza, Gesù lo manifesta attraverso uno stile di vita che trova compimento nel 'segno di Giona', cioè nella sua morte e risurrezione. Egli è l'uomo che si dona totalmente al Padre per i fratelli e ne riceve in cambio la vita nuova della risurrezione. Il Crocifisso risorto svela la vera identità di Gesù.