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16 luglio 2017, XV Domenica del tempo ordinario – Madonna del Carmelo

Dal Vangelo secondo Matteo 13,1-9: - Forma breve -

Quel giorno Gesù uscì di casa e sedette in riva al mare. Si radunò attorno a lui tanta folla che egli salì su una barca e si mise a sedere, mentre tutta la folla stava sulla spiaggia.
Egli parlò loro di molte cose con parabole. E disse: «Ecco, il seminatore uscì a seminare. Mentre seminava, una parte cadde lungo la strada; vennero gli uccelli e la mangiarono. Un’altra parte cadde sul terreno sassoso, dove non c’era molta terra; germogliò subito, perché il terreno non era profondo, ma quando spuntò il sole fu bruciata e, non avendo radici, seccò. Un’altra parte cadde sui rovi, e i rovi crebbero e la soffocarono. Un’altra parte cadde sul terreno buono e diede frutto: il cento, il sessanta, il trenta per uno. Chi ha orecchi, ascolti».

IL SEME E IL TERRENO

Un Vangelo di stagione: Gesù in barca parla alla folla che lo ascolta dalla spiaggia. Non è un predicatore qualunque, né solo un uomo saggio; getta la semente e ne racconta la vicenda di aridità e fecondità. Il brano di Vangelo prosegue con la spiegazione della parabola che Gesù fa agli apostoli: il terreno in cui cade la semente è il cuore dell’uomo. Non si tratta solo di capire e mettere in pratica le parole di Gesù, quanto piuttosto di accoglierne la persona; non servono solo l’udito e la mente, ma anche il cuore. Veniamo attratti non dalla finezza della sapienza, ma dal fascino della persona. Gesù afferma che le parabole – pur semplicissime – vengono capite solo da chi apre il cuore; non per via di intelligenza, ma per via di amore. Come per una madre verso il figlio e per un figlio verso la madre. Come per gli innamorati. Gesù non è uno dei sapienti di turno nei giri della storia, ma Colui che ci ama fino a realizzare il nostro destino umano. Lo capisce chi lo ama.