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Venerdì 10 febbraio 2017 – Santa Scolastica, sorella di S.Benedetto, 480-547

CONTATTO CON GESU’
Mani, saliva, occhi, sospiro, parola. Gesù si muove con tutto se stesso, anima e corpo. Una nuova vita passa da lui al sordomuto e lo ridesta. Gesù ci raggiunge non solo attraverso la parola ascoltata, ma in un rapporto per contatto. E’ una modalità che continua. Oggi Gesù ci raggiunge attraverso un incontro vivo e personale: avviene con le azioni che Egli compie nella Chiesa. L’incontro con il Signore è reale, come il dialogo di Scolastica con il fratello Benedetto.

Dal Vangelo secondo Marco 7,31-37

In quel tempo, Gesù, uscito dalla regione di Tiro, passando per Sidòne, venne verso il mare di Galilea in pieno territorio della Decàpoli.
Gli portarono un sordomuto e lo pregarono di imporgli la mano. Lo prese in disparte, lontano dalla folla, gli pose le dita negli orecchi e con la saliva gli toccò la lingua; guardando quindi verso il cielo, emise un sospiro e gli disse: «Effatà», cioè: «Apriti!». E subito gli si aprirono gli orecchi, si sciolse il nodo della sua lingua e parlava correttamente.
E comandò loro di non dirlo a nessuno. Ma più egli lo proibiva, più essi lo proclamavano e, pieni di stupore, dicevano: «Ha fatto bene ogni cosa: fa udire i sordi e fa parlare i muti!».