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Lunedì 18 luglio 2016 – Santa Teodosia di Costantinopoli, martire sec VIII

I SEGNI
Come facciamo a pretendere ancora altri segni, se abbiamo un’esperienza già così lunga dell’amicizia del Signore??!! E’ come se un’innamorata chiedesse all’innamorato ancora dei regali, a riprova del suo amore. Non le basta la presenza dell’Amato? Gesù si accompagna con noi in tutti i versanti della vita, ci conduce al nascere e al fiorire della vita, ci sostiene nelle battaglie, nelle fatiche e nelle gioie, ci apre a un futuro dove la Sua Misericordia ci attende nella pienezza della vita. Possiamo pretendere ancora altro?

Vangelo secondo Matteo 12,38-42

In quel tempo, alcuni scribi e farisei dissero a Gesù: «Maestro, da te vogliamo vedere un segno».
Ed egli rispose loro: «Una generazione malvagia e adultera pretende un segno! Ma non le sarà dato alcun segno, se non il segno di Giona il profeta. Come infatti Giona rimase tre giorni e tre notti nel ventre del pesce, così il Figlio dell’uomo resterà tre giorni e tre notti nel cuore della terra.
Nel giorno del giudizio, quelli di Nìnive si alzeranno contro questa generazione e la condanneranno, perché essi alla predicazione di Giona si convertirono. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Giona! Nel giorno del giudizio, la regina del Sud si alzerà contro questa generazione e la condannerà, perché ella venne dagli estremi confini della terra per ascoltare la sapienza di Salomone. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Salomone!».

 

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