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A Chioggia, Sabato 11 giugno 2016 – Festa dei Santi Patroni Felice e Fortunato, martiri a. 310

MARTIRIO E TESTIMONIANZA

La testimonianza dei Santi Martiri Felice e Fortunato ci raggiunge da oltre 17 secoli. Commercianti di Vicenza, subirono il martirio perché trovati a pregare in un bosco vicino al porto di Aquileia. Le loro ossa, - condivise con i cristiani di Vicenza - hanno attraversato la laguna veneta passando per Grado e Malamocco, e mille anni fa furono accolte a Chioggia. Le antiche reliquie acquistano attualità nei nuovi martiri cristiani, e ci invitano ad essere serenamente decisi nel testimoniare la fede in Gesù e l’amore a Lui.

Vangelo di Luca, 21, 12-19

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: “Metteranno le mani su di voi e vi perseguiteranno, consegnandovi alle sinagoghe e alle prigioni, trascinandovi davanti a re e governatori, a causa del mio nome. Avrete allora occasione di dare testimonianza. Mettetevi dunque in mente di non preparare prima la vostra difesa; io vi darò parola e sapienza, cosicché tutti i vostri avversari non potranno resistere né controbattere. Sarete traditi perfino dai genitori, dai fratelli, dai parenti e dagli amici, e uccideranno alcuni di voi; sarete odiati da tutti a causa del mio nome. Ma nemmeno un capello del vostro capo andrà perduto. Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita”.

 

Sabato 11 giugno 2016 - San Barnaba, primo secolo

Vangelo secondo Matteo 10,7-13

In quel tempo, disse Gesù ai suoi apostoli: «Strada facendo, predicate, dicendo che il regno dei cieli è vicino. Guarite gli infermi, risuscitate i morti, purificate i lebbrosi, scacciate i demòni.
Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date. Non procuratevi oro né argento né denaro nelle vostre cinture, né sacca da viaggio, né due tuniche, né sandali, né bastone, perché chi lavora ha diritto al suo nutrimento. In qualunque città o villaggio entriate, domandate chi là sia degno e rimanetevi finché non sarete partiti. Entrando nella casa, rivolgetele il saluto. Se quella casa ne è degna, la vostra pace scenda su di essa; ma se non ne è degna, la vostra pace ritorni a voi».

MISSIONARI DEL VANGELO

Barnaba, cristiano generoso di cui parlano gli Atti degli Apostoli, a Gerusalemme presenta agli Apostoli Saulo, che voleva unirsi a loro dopo la conversione sulla via di Damasco. Insieme con Saulo egli fece molta strada – come dice il Vangelo – predicando Gesù e annunciando il suo Regno: un compito vissuto come ‘accompagnatore laico’. Ogni cristiano ha tutte le occasioni della vita, familiare e di lavoro, di vita privata e pubblica, per testimoniare e annunciare il Signore Gesù e la novità che Egli genera nel mondo.

Venerdì 10 giugno 2016 – Sant’Oliva di Palermo, sec V

Vangelo secondo Matteo 5,27-32

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Avete inteso che fu detto: “Non commetterai adulterio”. Ma io vi dico: chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel proprio cuore. Se il tuo occhio destro ti è motivo di scandalo, cavalo e gettalo via da te: ti conviene infatti perdere una delle tue membra, piuttosto che tutto il tuo corpo venga gettato nella Geènna. E se la tua mano destra ti è motivo di scandalo, tagliala e gettala via da te: ti conviene infatti perdere una delle tue membra, piuttosto che tutto il tuo corpo vada a finire nella Geènna.
Fu pure detto: “Chi ripudia la propria moglie, le dia l’atto del ripudio”. Ma io vi dico: chiunque ripudia la propria moglie, eccetto il caso di unione illegittima, la espone all’adulterio, e chiunque sposa una ripudiata, commette adulterio».

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