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Lunedì 6 giugno 2016 – San Norberto vescovo, 1085-1134

LA TROMBA SOMMESSA DELLE BEATITUDINI

Gesù vede le folle, sale sul monte e parla ai discepoli. Inizia il ‘discorso della montagna’, aperto dalle beatitudini e sviluppato per ben tre capitoli. Alla fine l’evangelista Matteo dirà che ‘le folle erano stupite del suo insegnamento’. Gesù suona la tromba – sommessa - delle beatitudini, che rovesciano l’immagine della felicità e lanciano gli uomini in un territorio nuovo: quello in cui la felicità spunta dalla povertà, dalla perdita, dalla persecuzione. Queste parole disegnano quasi un autoritratto di Gesù e un tracciato del suo percorso di vita. Iniziamo ad ascoltare con cuore attento.

Vangelo secondo Matteo 5,1-12

In quel tempo, vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. Si mise a parlare e insegnava loro dicendo:
«Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli.
Beati quelli che sono nel pianto, perché saranno consolati.
Beati i miti, perché avranno in eredità la terra.
Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati.
Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia.
Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio.
Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio.
Beati i perseguitati per la giustizia, perché di essi è il regno dei cieli.
Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. Così infatti perseguitarono i profeti che furono prima di voi».

 

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