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Mercoledì 28 novembre 2018 San Giacomo della Marca, 1394-1476

Vangelo secondo Luca 21,12-19

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Metteranno le mani su di voi e vi perseguiteranno, consegnandovi alle sinagoghe e alle prigioni, trascinandovi davanti a re e governatori, a causa del mio nome. Avrete allora occasione di dare testimonianza.
Mettetevi dunque in mente di non preparare prima la vostra difesa; io vi darò parola e sapienza, cosicché tutti i vostri avversari non potranno resistere né controbattere.
Sarete traditi perfino dai genitori, dai fratelli, dai parenti e dagli amici, e uccideranno alcuni di voi; sarete odiati da tutti a causa del mio nome. Ma nemmeno un capello del vostro capo andrà perduto.
Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita».

LA TESTIMONIANZA DELLA PERSECUZIONE

Non è tanto l’annuncio delle persecuzioni che sorprende, quanto il fatto che le persecuzioni daranno ‘occasione di dare testimonianza’. C’è dunque qualcosa – anzi Qualcuno – che vale più della vita, più della buona fama, della protezione e dell’affetto dei familiari. Con l’aggiunta che la vita data per Cristo non è perduta, ma salvata. Rimanere fedeli a Cristo nella difficoltà e nella persecuzione procura il guadagno più grande. Come non pensare ai nostri fratelli che - oggi soprattutto – testimoniano Cristo nella bufera palese o occulta della persecuzione?