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Mercoledì 1 gennaio 2025

Maria Santissima, Madre di Dio
Giornata Mondiale della Pace:                                        Rimetti a noi i nostri debiti: concedici la tua pace

Introduzione del celebrante
L’anno nuovo inizia sotto lo sguardo della Madre di Dio. Ci affidiamo a Lei affinché interceda per la pace nel mondo e nella nostra vita.

  1. Signore Dio nostro Padre, Ti ringraziamo per il dono del tempo e ti domandiamo: Rimetti a noi i nostri debiti e concedici la tua pace. Dona a tutti i popoli di camminare nella via della fraternità e dell’accoglienza,

Preghiamo: DONA LA TUA PACE, SIGNORE

  1. Signore Gesù, Figlio di Dio Padre, nato da Maria, accompagna il cammino della Chiesa nell’anno del Giubileo. Dona libertà ai cristiani e a tutti i credenti nel mondo,

Preghiamo: DONA LA TUA PACE, SIGNORE

  1. Spirito Santo, nei nostri giorni difficili, metti nel cuore di ogni uomo la semente della speranza e della fiducia, perché rinascano la gioia di incontrarci nelle nostre famiglie e in tutti i rapporti sociali                                                                         Preghiamo: DONA LA TUA PACE, SIGNORE
  1. Santissima Trinità, contemplando Maria Madre di Dio e Madre nostra, ti domandiamo che le famiglie vivano nella fedeltà e nell’amore, con il dono dei figli, la gioia dei fratelli, la prosperità della vita,                                                          Preghiamo: DONA LA TUA PACE, SIGNORE

Conclusione del celebrante
Al Padre, a Figlio, allo Spirito Santo, affidiamo la nostra preghiera all’inizio di questo nuovo anno, attraverso le mani e il cuore di Maria, Madre di Dio. Per Cristo nostro Signore.

NEL SEGNO DELLA MADRE

E’ bello iniziare l’anno nuovo sotto lo sguardo della Madre del Signore Gesù, Figlio eterno del Padre. Nascendo da Maria, il Figlio di Dio viene ad abitare la nostra casa, entra nel nostro mondo. Nell’anno del Giubileo, si ridesta la nostra speranza che il Signore rimetta i nostri debiti, e che anche noi possiamo condonare debiti di denaro o di altro tipo. Imitiamo Gesù nella via della misericordia verso il prossimo, come personale azione di pace, per costruire un mondo nuovo, una chiesa fraterna.

5 gennaio 2025 - Domenica seconda dopo Natale

Introduzione del celebrante                                                                                                    Le letture di questa domenica ci fanno entrare nel mistero della vita divina che il Verbo fatto carne, Gesù figlio del Padre ci dona nel suo Santo Spirito. Ci rivolgiamo al Signore con fiducia.

  1. Signore Dio nostro Padre, che hai donato all’umanità il Figlio Gesù, concedi a tutti gli uomini e le donne della terra la grazia di scoprire la figliolanza con te e di sperimentare la gioia della fraternità,

Preghiamo: ASCOLTACI O SIGNORE

  1. Signore Gesù, Verbo di Dio, fatto uomo e venuto ad abitare in mezzo a noi, donaci di accoglierti presente e vivo nella Chiesa, uniti ai nostri pastori e ai nostri fratelli nella fede,

Preghiamo: ASCOLTACI O SIGNORE

  1. Spirito Santo, che sei Signore e dai la vita, rinnova il mondo con i Sacramenti, la Parola, la carità. Rendici testimoni del Vangelo davanti a tutti gli uomini, con le parole e con le opere

Preghiamo- ASCOLTACI O SIGNORE

  1. Santissima Trinità, libera il mondo dalla guerra, sostieni le famiglie, proteggi i bambini e gli anziani, i deboli e i malati; rinnova il cuore delle persone,

Preghiamo: ASCOLTACI O SIGNORE

Conclusione del celebrante

Padre e Figlio e Spirito Santo, Santissima Trinità nostro Dio, accoglici nella comunione trinitaria, per sperimentare la vita di figli e fratelli. Per Cristo nostro Signore.

FIGLI E FRATELLI

Il Mistero di Dio si fa vicino a noi e si svela attraverso l’incarnazione del Figlio eterno di Dio, Verbo del Padre, che è venuto ad abitare in mezzo a noi, ha vissuto la nostra vita, ha condiviso la nostra morte, e ci dona la sua risurrezione. Il dono di Dio ci viene donato attraverso la Chiesa, il suo annuncio, i suoi sacramenti, la sua vita di fraternità. La figliolanza e la fraternità, che già in qualche modo sperimentiamo, domandiamo di rinnovarle nell’anno del Giubileo della speranza per esserne testimoni nei luoghi della nostra vita.

 

Lunedì 6 Gennaio 2021, Epifania del Signore

Giornata Mondiale dell’infanzia Missionaria

Introduzione del celebrante
Epifania è il Signore Gesù che, riconosciuto dai magi, si manifesta al mondo come Dio e Salvatore. Domandiamo che la stella che ha condotto i magi all’incontro con Gesù illumini tutti gli uomini e conduca a Lui i bambini della terra.

  1. Per la Chiesa, perché l’annuncio di Gesù salvatore, attraverso la voce e la testimonianza del Papa, dei vescovi, dei sacerdoti e di tutto il popolo di Dio diventino per tante persone l’occasione di incontrare la novità del Vangelo,

Preghiamo: ASCOLTACI O SIGNORE

  1. Per i bambini custoditi nel grembo materno, per quelli che vivono nei paesi percossi dalla guerra e da tanti mali, perché tutti i bambini del mondo siano garantiti nei loro diritti e possano fiorire alla vita,

Preghiamo: ASCOLTACI O SIGNORE

  1. Per quanti hanno smarrito il senso della vita, per chi cerca una strada buona per sé e per i figli, perché rispondendo al bisogno del cuore possa incontrare i segni che conducono al Signore Gesù,

Preghiamo: ASCOLTACI O SIGNORE

  1. Per tutte le nostre comunità cristiane, perché l’anno del Giubileo rinnovi in tutti i cristiani la speranza, e rilanci la gioia di vivere, amare, lavorare, incontrare,

Preghiamo: ASCOLTACI O SIGNORE

Conclusione del celebrante
I Magi hanno presentato i loro doni a Gesù insieme con Maria e Giuseppe; noi presentiamo al Signore la nostra domanda di vita e di speranza per il popolo cristiano e per il mondo intero. Per Cristo nostro Signore. Amen

UN NATALE PER TUTTI

Con la festa dell’Epifania, il Natale si allarga a tutta l’umanità, particolarmente ai bambini del mondo. Si rinnova il desiderio della ricerca, la gioia della scoperta di Gesù, lo slancio della missione perché la fede diventi il bene per la vita di tante persone.   La risposta che Dio ci offre non è un discorso, ma una presenza, un incontro: con il suo figlio Gesù presente e vivo nella Chiesa, attraverso la compagnia dei fratelli e sorelle che lo seguono e lo amano. Una storia bella che continua nella vita del mondo.

Mercoledì 25 Dicembre 2024, NATALE del SIGNORE Notte

Introduzione del celebrante

L’oscurità della notte è illuminata con la luce del NATALE DEL SIGNORE GESU’. Andiamo verso il presepio per riconoscere Gesù che entra nella nostra vita e nella vita del mondo.

  1. Signore Gesù, ti ringraziamo perché ancora vieni a nascere tra noi. Donaci di riconoscerti amarti adorarti come gli angeli e i pastori di Betlemme,

Preghiamo: GESU’ BAMBINO SIGNORE, ASCOLTACI

  1. Signore Gesù, ti ringraziamo perché il tuo Natale ci dona il Giubileo della speranza e della misericordia. Sostienici con la guida e la testimonianza del Papa e di tutti i pastori della Chiesa,

Preghiamo: GESU’ BAMBINO SIGNORE, ASCOLTACI

3. Signore Gesù, nato per noi e per tutti, ti domandiamo che il nostro mondo ti riconosca come portatore di pace, di fraternità e riconciliazione tra le persone e le nazioni. Libera i popoli dalla guerra, dalla violenza, dall’ingiustizia,

Preghiamo: GESU’ BAMBINO SIGNORE, ASCOLTACI

  1. Signore Gesù, donaci di accoglierti nelle famiglie, nella scuola, nel lavoro, nella società. Il tuo Natale ci accompagni a vivere nella verità e semplicità, nel perdono e nell’amicizia,

Preghiamo: GESU’ BAMBINO SIGNORE, ASCOLTACI

Conclusione del celebrante

Nella serena letizia del Natale del Figlio Gesù, donato da Maria, ti ringraziamo Padre e ci affidiamo a te come figli e fratelli. Per Cristo nostro Signore.

E’ NATALE

E’ ancora Natale. Gesù è nato: E’ accaduto e ancora accade. Dio, il Mistero infinito e creatore, è ancora tra noi e ancora ci mostra che ci vuole bene, felici per la sua presenza. Non ci accontentiamo dell’aria di Natale: vogliamo che le luci, i canti, i regali ci portino a riconoscere Gesù Salvatore e a   ritrovarci fratelli e sorelle. Accogliendo il NATALE DI GESU’ apriamo il cuore alla speranza e le braccia alla carità; guardiamo al futuro e rinnoviamo le nostre decisioni di bene. Il Natale è vita, nuovo principio di vita.

 

Mercoledì 25 Dicembre 2024, Natale del Signore, Giorno

Messa dell’aurora e del giorno

Introduzione del celebrante

Natale è un giorno atteso e desiderato per la venuta di Gesù Bambino, che assume la nostra condizione umana per donare vita e speranza al nostro mondo affannato e disperso.

  1. Signore Gesù, nato per noi uomini e per la nostra salvezza, ti ringraziamo perché vieni ancora tra noi. Rinnova la nostra fede e la nostra speranza,

Preghiamo: SALVACI SIGNORE GESU’

  1. Signore Gesù, ti ringraziamo perché tu apri nuovamente la porta santa del Giubileo; dona ai nostri pastori la chiarezza dell’annuncio, l’ardore della carità, la fiamma della speranza,

Preghiamo: SALVACI SIGNORE GESU’

  1. Signore Gesù, dona a tutti i cristiani la grazia di testimoniare al mondo la tua venuta che porta pace e salvezza. Ti affidiamo le popolazioni colpite dalla guerra, e quelle allonttanate dai loro paesi. Concedici giorni di pace e di riconciliazione,

Preghiamo: SALVACI SIGNORE GESU’

  1. Signore Gesù, la gioia del tuo Natale entri nelle nostre case, nei paesi e nelle città, rinnovando l’amore alla vita e l’esperienza della fraternità,

Preghiamo. SALVACI SIGNORE GESU’

Conclusione del celebrante

Signore Gesù, portiamo davanti al tuo presepio la nostra umanità e tutti i nostri bisogni e le nostre domande. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.

 

Domenica 29 Dicembre 2024 - Santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe

Introduzione del celebrante

Gesù è nato ed è stato accolto in una famiglia umana: qui ha sperimentato la figliolanza, la familiarità, l’amicizia. A Lui ci rivolgiamo con la confidenza dei fratelli.

  1. Signore Gesù, tu sei nato e hai vissuto in una famiglia umana. Ti domandiamo che ogni famiglia possa godere della presenza del padre, della madre e dei figli, per vivere la verità della vita,

Preghiamo: ASCOLTACI O SIGNORE

  1. Signore Gesù, in quest’anno del Giubileo, ogni famiglia possa partecipare alla vita della Chiesa madre e maestra, con l’accompagnamento dei pastori e la testimonianza degli altri cristiani,

Preghiamo: ASCOLTACI O SIGNORE

  1. Signore Gesù, ti affidiamo tutte le famiglie, quelle povere, senza casa, senza patria, senza lavoro, senza figli. Ti preghiamo perché le famiglie vengano sostenute nei loro compiti e nelle loro necessità dalle pubbliche istituzioni,

Preghiamo: ASCOLTACI O SIGNORE

  1. Signore Gesù ti affidiamo i bimbi che attendono di nascere, i bambini accolti in adozione, i giovani che crescono e sperano, per gli anziani che vivono in famiglia e quelli ospitati nelle case di cura,

Preghiamo. ASCOLTACI O SIGNORE

Conclusione del celebrante

Signore Gesù, figlio di Maria e di Giuseppe e Figlio di Dio Padre, rivolgiamo a tela nostra preghiera per il bene di tutte le famiglie del mondo. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen

NELLA FAMIGLIA DI NAZARET

Gesù è entrato nel mondo sperimentando la vita della famiglia, con padre, madre, parenti. Così è cresciuto uomo tra gli uomini, insegnandoci a vivere come figli di Dio Padre e come fratelli e sorelle. Gesù ha dato nuovo vigore e dignità alla famiglia umana. Le nostre famiglie, vecchie e nuove, possono ripartire da questa origine della vita e dell’amore, riscoprendo il valore dell’uomo e della donna e il dono dei figli.

 

 IV di Avvento, Anno C

Introduzione del celebrante

Mentre siamo così vicini al Santo Natale, accompagniamo Maria che incontra Elisabetta, e affidiamoci al Bambino Gesù che nasce per noi.

  1. Signore Gesù, portato in grembo da Maria e donato al mondo, ti domandiamo la grazia di accoglierti nelle nostre famiglie e nella nostra vita come ti ha accolto Elisabetta nella sua casa,

Preghiamo: VIENI SIGNORE GESU’

  1. Signore Gesù ti ringraziamo per la compagnia della Chiesa e per il ministero dei nostri pastori, Papa, vescovo, sacerdoti, che rendono viva la tua presenza in mezzo a noi. Ravviva la nostra fede e la nostra carità,

Preghiamo: VIENI SIGNORE GESU’

  1. Signore Gesù, ti affidiamo i popoli dilaniati da guerre e contese. Rinnova per tutti il dono della pace e della riconciliazione,

Preghiamo: VIENI SIGNORE GESU’

  1. Signore Gesù, guarda il popolo cristiano, perché in ogni luogo l’attesa del Natale diventi per tutti segno di Gesù Salvatore, accogliendo il dono del Giubileo,

Preghiamo: VIENI SIGNORE GESU’

Conclusione del celebrante
Con speranza e fiducia poniamo davanti a Gesù che viene la preghiera di tutta la Chiesa e la nostra. Per Cristo nostro Signore.

IL DONO DELL’INCONTRO

Guardiamo l’incontro di queste due madri, l’attesa di questi due figli, Giovanni Battista e Gesù. Occorre silenzio e contemplazione per cogliere il mistero di questo avvenimento, il Figlio di Dio portato in grembo da una donna: Benedetto il frutto del tuo seno. Oggi Gesù è custodito nel grembo della Chiesa, per manifestarsi al mondo attraverso la vita dei cristiani, delle famiglie, delle madri in particolare: vivere la maternità della Chiesa per donare Cristo a familiari, amici, colleghi… Con la semplicità e la chiarezza della fede e della carità. In attesa dell’apertura del Giubileo.

Vangelo secondo Matteo 21,23-27

In quel tempo, Gesù entrò nel tempio e, mentre insegnava, gli si avvicinarono i capi dei sacerdoti e gli anziani del popolo e dissero: «Con quale autorità fai queste cose? E chi ti ha dato questa autorità?».
Gesù rispose loro: «Anch’io vi farò una sola domanda. Se mi rispondete, anch’io vi dirò con quale autorità faccio questo. Il battesimo di Giovanni da dove veniva? Dal cielo o dagli uomini?».
Essi discutevano fra loro dicendo: «Se diciamo: “Dal cielo”, ci risponderà: “Perché allora non gli avete creduto?”. Se diciamo: “Dagli uomini”, abbiamo paura della folla, perché tutti considerano Giovanni un profeta».
Rispondendo a Gesù dissero: «Non lo sappiamo». Allora anch’egli disse loro: «Neanch’io vi dico con quale autorità faccio queste cose».

DA DOVE?

Da dove viene l’autorità che Gesù esprime nelle parole e in tutto il suo atteggiamento? Gli avversari intuiscono in Lui qualcosa che supera il livello umano, ma non sono disposti ad accettarlo. E’ la resistenza di cuori chiusi all’evidenza. Gesù non fa concessioni, non si adegua all’avversario. L’unica possibilità per chi lo contesta o lo rifiuta è la conversione, che consiste nel riconoscere i fatti: il Vangelo, le cose e tutto il mondo ci parlano di Gesù.

15 Dicembre 2024, Domenica III di Avvento, “Gaudete”, Anno C

Introduzione del celebrante
La liturgia di questa domenica orienta il nostro desiderio e la nostra domanda verso il Signore che viene e rinnova la nostra gioia per l’attesa di Lui. Affidiamo al Signore Gesù la nostra preghiera fiduciosa.

  1. Signore, nei nostri giorni di turbamento e di distrazione ridesta la nostra speranza; donaci la grazia di volgere verso di te la nostra mente e il nostro cuore, i nostri desideri e le nostre azioni,

Preghiamo: ASCOLTACI O SIGNORE

  1. Signore Gesù, ti affidiamo i nostri pastori che ci accompagnano al Natale: Papa, vescovi, sacerdoti e tanti testimoni di fede e di carità; preghiamo per gli ammalati, gli anziani, e tutte le persone che patiscono sofferenze psichiche e fisiche,

Preghiamo. ASCOLTACI O SIGNORE

  1. Signore Gesù, porta a compimento le speranze di pace nel mondo; dona sollievo ai profughi e a tutte le persone colpite dalla guerra,

Preghiamo: ASCOLTACI O SIGNORE

  1. Signore Gesù ti domandiamo che nella scuola e in tutti i luoghi dell’educazione e della vita sociale, l’attesa del Natale manifesti nella fede e nella carità i segni della tua venuta nel mondo,

Preghiamo: ASCOLTACI O SIGNORE

Conclusione del celebrante
Dio nostro Padre, ti affidiamo i desideri e le speranze nostre e dell’intera umanità, per arrivare a riconoscere e accogliere il Figlio che tu doni al mondo. Tu che vivi e regni.

INCONTRO AL SIGNORE
E’ una grande grazia incontrare nel nostro tempo qualcuno che orienta la nostra attesa verso il vero Natale di Gesù. E’ una nuova impostazione del cuore e del desiderio, che Giovanni Battista ridesta, anche richiamandoci le opere della giustizia e della carità. Questo ci permette di vivere la vera gioia dell’attesa, nelle nostre case, nei luoghi di lavoro, nella vita sociale. La carità diventa un nuovo respiro per tutti, senza lasciarci soffocare dalla pretesa di tante vuote incombenze. Insieme con uno spunto preciso di carità, troviamo anche uno spazio quotidiano di preghiera.

Vangelo secondo Luca 1,26-38

In quel tempo, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallègrati, piena di grazia: il Signore è con te».
A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».
Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio».
Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei.

UN’ATTESA BELLA

La promessa di Dio che percorre la storia umana, si riaccende in una casa di Nazaret, nel cuore di una giovane donna: Dio inizia da capo la creazione con Maria, rendendola santa e perfetta, e trasformando in Lei il ‘no’ dell’umanità in un ‘sì’, attraverso il quale il Figlio entra nel mondo. Questa storia ci raggiunge nel Battesimo, ci accompagna e si sviluppa nella Chiesa. Viviamo l’Avvento nella compagnia di Maria e dei Santi, insieme con i bambini delle famiglie e della comunità, attenti alle proposte di vigilanza e carità.

Vangelo secondo Matteo 9,27-31

In quel tempo, mentre Gesù si allontanava, due ciechi lo seguirono gridando: «Figlio di Davide, abbi pietà di noi!».
Entrato in casa, i ciechi gli si avvicinarono e Gesù disse loro: «Credete che io possa fare questo?». Gli risposero: «Sì, o Signore!».
Allora toccò loro gli occhi e disse: «Avvenga per voi secondo la vostra fede». E si aprirono loro gli occhi.
Quindi Gesù li ammonì dicendo: «Badate che nessuno lo sappia!». Ma essi, appena usciti, ne diffusero la notizia in tutta quella regione.

DUE CIECHI

Duce ciechi inseguono Gesù per la strada, fino in casa e gli vanno vicino. Gesù non si accontenta del loro grido, ma domanda un atto di fede in lui. Gesù corrisponde con un miracolo al livello della loro fede. Come questo continua ad accadere? Che cosa noi ancora chiediamo a Gesù? Chiediamo di incontrarlo, chiediamo che faccia compagnia alla nostra vita, chiediamo che compia il nostro destino. Accade per noi secondo la nostra fede.

Domenica 8 Dicembre 2024
Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria

Introduzione del celebrante
In questo tempo di Avvento l’Immacolata Concezione di Maria annuncia l’opera di Dio che prepara la venuta al mondo del Figlio Gesù. Affidiamoci all’intercessione di Maria Immacolata per domandare la grazia di accogliere nella nostra vita il Signore che viene.

  1. Signore Dio Padre, tu hai preparato in Maria la nascita al mondo del Figlio Gesù. Disponi il nostro cuore e le nostre azioni della giornata per accogliere con umiltà e fiducia la sua venuta nella nostra vita e nel mondo,

Preghiamo: CON L’AIUTO DI MARIA, SALVACI SIGNORE

  1. Signore Gesù Figlio di Dio, annunciato dall’Angelo a Maria, sostieni i pastori della Chiesa; rendici testimoni dell’attesa del Natale di Gesù in famiglia, nei luoghi di lavoro, nella società,

Preghiamo: CON L’AIUTO DI MARIA, SALVACI SIGNORE

  1. Spirito Santo, inonda di speranza il mondo. Dona un nuovo desiderio di pace e di riconciliazione tra le persone e i popoli. Ti preghiamo per i bimbi concepiti, i nuovi nati, i figli che crescono; per le mamme e i papà; per le famiglie che cercano ristoro e salvezza,

Preghiamo: CON L’AIUTO DI MARIA, SALVACI SIGNORE

  1. Signore Dio, donaci di custodire la presenza di Maria nelle nostre case e nelle nostre comunità per imitare la sua prontezza a dire SI’ quando ci chiami ad amarti e a servirti,

Preghiamo: CON L’AIUTO DI MARIA, SALVACI SIGNORE

Conclusione del celebrante
In comunione con Maria Immacolata affidiamo al Padre, al Figlio, allo Spirito Santo la nostra preghiera, per la salvezza nostra e del mondo intero. Per Cristo nostro Signore.

UN’ATTESA BELLA

La promessa di Dio che percorre la storia umana, si riaccende in una casa di Nazaret, nel cuore di una giovane donna: Dio inizia da capo la creazione con Maria, rendendola santa e perfetta, e trasformando in Lei il ‘no’ dell’umanità in un ‘sì’, attraverso il quale il Figlio entra nel mondo. Questa storia ci raggiunge nel Battesimo, ci accompagna e si sviluppa nella Chiesa. Viviamo l’Avvento nella compagnia di Maria e dei Santi, insieme con i bambini delle famiglie e della comunità, attenti alle proposte di vigilanza e carità.

Vangelo secondo Matteo 8,5-11

In quel tempo, entrato Gesù in Cafàrnao, gli venne incontro un centurione che lo scongiurava e diceva: «Signore, il mio servo è in casa, a letto, paralizzato e soffre terribilmente». Gli disse: «Verrò e lo guarirò».
Ma il centurione rispose: «Signore, io non sono degno che tu entri sotto il mio tetto, ma di’ soltanto una parola e il mio servo sarà guarito. Pur essendo anch’io un subalterno, ho dei soldati sotto di me e dico a uno: “Va’!”, ed egli va; e a un altro: “Vieni!”, ed egli viene; e al mio servo: “Fa’ questo!”, ed egli lo fa».
Ascoltandolo, Gesù si meravigliò e disse a quelli che lo seguivano: «In verità io vi dico, in Israele non ho trovato nessuno con una fede così grande! Ora io vi dico che molti verranno dall’oriente e dall’occidente e siederanno a mensa con Abramo, Isacco e Giacobbe nel regno dei cieli».

IN DISTANZA

La fede del centurione ci sorprende ancora. Un uomo abituato a comandare e a vedere i suoi ordini eseguiti anche in distanza, attribuisce a Gesù la sua stessa dinamica del comando: anche Gesù potrà comandare alla malattia del servo. Gesù interviene anche oggi ‘in distanza’, perché la sua lontananza fisica viene eliminata dalla potenza della sua Parola e della sua Grazia che agisce oggi nei discepoli: una ‘mediazione’ che non lo allontana ma lo fa riconoscere presente oggi.

Vangelo secondo Luca 21,25-28.34-36

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti, mentre gli uomini moriranno per la paura e per l’attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra. Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte.
Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire su una nube con grande potenza e gloria.
Quando cominceranno ad accadere queste cose, risollevatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina.
State attenti a voi stessi, che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e che quel giorno non vi piombi addosso all’improvviso; come un laccio infatti esso si abbatterà sopra tutti coloro che abitano sulla faccia di tutta la terra. Vegliate in ogni momento pregando, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che sta per accadere, e di comparire davanti al Figlio dell’uomo».

AVVENTO: UN’ATTESA BELLA

L’inizio dell’Avvento apre a un’attesa bella. Siamo circondati da notizie di distruzioni e di cattiverie, con il pericolo che la delusione e la disperazione prendano il sopravvento. Veniamo assediati dalla pubblicità di un Natale senza Gesù. L’Avvento ci ridesta: alzatevi e levate il capo, perché la vostra liberazione è vicina. Attendiamo Colui che ci viene incontro. Manteniamo questa speranza certa, guardiamoci attorno per accorgerci di essere accompagnati da una comunità, una Chiesa, un Papa. Senza stordirci nelle dissipazioni, ubriachezze, affanni della vita.