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Venerdì 1 Gennaio 2021, Maria Santissima, Madre di Dio, Solennità
Giornata Mondiale della Pace

Introduzione del celebrante
Questa è la prima Messa e la prima preghiera dell’anno proclamata insieme nella nostra comunità. La consegniamo al Cuore di Dio attraverso Maria, la Madre del Signore Gesù, raccogliendo le speranze e le attese nostre, della Chiesa e del mondo.

1. Signore Dio nostro Padre, Ti ringraziamo per il tempo e la vita che ci doni. Sostienici nel desiderio di conoscerti, amarti e servirti, insieme con i nostri fratelli,
Preghiamo: DONA LA TUA PACE, SIGNORE

2. Signore Gesù, Figlio di Dio Padre, nato da Maria, dona a tutti i popoli della terra di camminare nella via della pace, della fraternità, dell’accoglienza,
Preghiamo: DONA O SIGNORE LA TUA PACE

3. Spirito Santo, in questi giorni difficili, metti nel cuore di ogni uomo la semente della speranza e della fiducia, perché rinascano il lavoro, la letizia gli scambi fraterni nelle nostre famiglie e in tutti i rapporti sociali
Preghiamo: DONA O SIGNORE LA TUA PACE

4. Santissima Trinità, contemplando Maria Madre di Dio, ti affidiamo tutte le famiglie perché vivano il matrimonio nella fedeltà e nell’amore, con il dono dei figli, la gioia dei fratelli, la prosperità della vita,
Preghiamo: DONA O SIGNORE LA TUA PACE

Conclusione del celebrante
Al Padre, a Figlio, allo Spirito Santo, affidiamo la nostra preghiera all’inizio di questo nuovo anno, attraverso le mani e il cuore di Maria, Madre di Dio. Per Cristo nostro Signore.

Spunto della Festa
L’anno nuovo inizia nel segno di Maria, Madre di Gesù, Figlio di Dio. Il Figlio eterno del Padre entra nel tempo attraverso il cuore e il grembo di una donna, che diventa Madre del Dio fatto uomo. Dio viene ad abitare la sua casa, la nostra casa, il mondo. Anche la nostra vita, la nostra casa, la nostra comunità, il mondo intero possano accogliere la Sua presenza, nuovo principio di pace tra le persone, le comunità, i popoli. E’ l’inizio di una nuova umanità, un modo nuovo di essere uomini e di stare al mondo, che si svolge in una ‘cultura della cura’, che dice il Messaggio del Papa per questa Giornata della pace.

Domenica 3 Gennaio 2020, II Domenica dopo Natale

Introduzione del celebrante
Questa prima domenica dell’anno ci fa contemplare il mistero del Verbo di Dio che viene ad abitare in mezzo a noi, per renderci figli e figlie di Dio. Affidiamo al Signore la nostra preghiera.

1. Signore Gesù, Verbo di Dio fatto uomo, donaci la grazia i riconoscerti e accoglierti tra noi come Figlio del Padre e nostro Salvatore,
Preghiamo: ASCOLTACI O SIGNORE

2. Signore Gesù, ti ringraziamo per tutti coloro che ci hanno parlato di Te e ci hanno introdotto nella fede cristiana. Sostieni l’opera dei pastori della Chiesa e di tutte le famiglie cristiane,
Preghiamo: ASCOLTACI O SIGNORE

3. Signore Gesù, la luce del tuo Vangelo illumini tutti i popoli della terra, apra la strada della pace e dell’accoglienza, e doni la speranza della felicità senza fine,
Preghiamo: ASCOLTACI O SIGNORE

4. Signore Gesù, la tua presenza conforti chi è solo, ammalato, sfiduciato. Dona a tutti fortezza e speranza per superare insieme le difficoltà di questo tempo,
Preghiamo: ASCOLTACI O SIGNORE

Conclusione del celebrante
O Dio Padre, accogli la preghiera del popolo cristiano, che hai amato e ami fino a donare il tuo Figlio Unigenito. Tu che vivi con Lui e con lo Spirito Santo nei secoli dei secoli. Amen

Spunto della domenica
Il prologo del Vangelo di Giovanni è un grande portale che introduce nella visione del Dio eterno e infinito. L’evangelista rende chiaro quello che già l’Antico Testamento aveva intuito, come scopriamo nel libro del Siracide. Dio vive in un’ampiezza infinita del dono di sé, Padre e Figlio (e Spirito Santo), che arriva a esprimersi nella creazione del mondo. Dio svela e comunica personalmente se stesso nell’incarnazione del Figlio: il Verbo – cioè la Parola con la quale il Padre esprime tutto se stesso – si fa carne e viene tra noi, mostrandoci il volto, il cuore, le opere di Dio. In Gesù noi siamo voluti, benedetti e creati da Dio, ci dice San Paolo. Accogliere il Figlio di Dio fatto uomo, è salvezza per noi e per tutti i nostri fratelli. Abbiamo il compito di annunciarlo e testimoniarlo.

Venerdì 25 dicembre 2020 - NATALE DEL SIGNORE

Introduzione del celebrante
Il nostro Dio, che si è fatto vicino, ci guarda e ci ascolta. Lo riconosciamo in un bambino, il Bambino Gesù e a lui ci presentiamo come i pastori.

1. Signore Gesù, Figlio di Dio, che vieni a nascere nella debolezza della nostra umanità, apri il nostro cuore ad accoglierti come Dio e Salvatore,
Preghiamo: ASCOLTACI O SIGNORE

2. Signore Gesù, insieme con Maria e Giuseppe, in comunione con Papa Francesco, il nostro vescovo, i sacerdoti e tutti i cristiani, concedici di testimoniarti ai fratelli con la gioia dell’annuncio natalizio,
Preghiamo: ASCOLTACI O SIGNORE

3. Signore Gesù, il tuo Natale conduca popoli e famiglie alla riconciliazione e alla fraternità. In Terrasanta e ogni paese i cristiani possano celebrare in libertà e pace la tua venuta,
Preghiamo: ASCOLTACI O SIGNORE

4. Signore Gesù, i giorni di Natale ci aprano alla speranza cristiana, alla gioia e alla carità. Ti affidiamo le persone malate, sole, povere e abbandonate, confuse e smarrite,
Preghiamo: ASCOLTACI O SIGNORE

Conclusione
Signore Gesù, Dio fatto Bambino, apri le tue braccia ad accogliere la nostra preghiera e la nostra vita. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.

Spunto di Natale
Il Figlio di Dio nasce uomo e bambino. Diventa piccolo e vicino perché possiamo aprire il cuore ad accoglierlo e amarlo. Con Lui, ricominciamo da un amore nuovo, ripartiamo da un Uomo nuovo. Chi vede in Lui il Figlio di Dio, si trova consolato nel suo dolore e nelle sue fatiche, e riprende a sperare e a costruire con fiducia la vita. Si scopre amato da Dio e aperti a fratelli e sorelle. Abbiamo bisogno di guardare Gesù particolarmente in questo tempo di difficoltà e chiusura. Diciamo grazie a Gesù e alla Chiesa che – come Maria – lo annuncia e lo mette davanti ai nostri occhi.

 

Domenica 27 dicembre 2020 - SANTA FAMIGLIA DI GESÙ, MARIA E GIUSEPPE, Ciclo B

Introduzione
Partecipiamo a questa Eucarestia con la nostra famiglia nella grande famiglia della Chiesa. Con la fiducia che viene dalla fede e dalla carità presentiamo al Signore la nostra preghiera.

1. Signore Gesù, che sei nato e sei vissuto in una famiglia umana, fa che ti accogliamo come Maria e Giuseppe nelle nostre famiglie e ti custodiamo nella fede e nella carità,
Preghiamo: ASCOLTACI O SIGNORE

2. Signore Gesù, tu sei la speranza del mondo. Sostieni le famiglie nell’accoglienza della vita e nell’educazione dei figli, per la costruzione di un mondo fraterno,
Preghiamo: ASCOLTACI O SIGNORE

3. Signore Gesù, ti domandiamo che in tutte le nazioni la famiglia sia guardata nella sua dignità e aiutata nello svolgimento della sua missione; ti affidiamo le famiglie povere, senza casa e senza patria, senza amore e senza pace,
Preghiamo: ASCOLTACI O SIGNORE

4. Signore Gesù concedi ai nostri giovani la gioia di desiderare e costruire una famiglia, per comunicare il bene della vita e il dono della fede,
Preghiamo: ASCOLTACI O SIGNORE

Conclusione
Dio, Padre di ogni uomo e di ogni donna, ti ringraziamo per averci donato una famiglia umana. Apri il nostro cuore alla carità, sostieni la nostra speranza. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen

Spunto della Domenica
Famiglie che nascono dalla promessa di Dio e vivono nella fede in lui, a cominciare da Abramo, (prima lettura, con richiamo nella seconda). Gesù, dono di Dio accolto in una famiglia e riconsegnato a Dio. La vita, la persona, i figli, la condizione umana: in questo modo Dio ci fa vivere e crescere. Gesù realizza il disegno di una umanità vera, buona, salvata dal male: “Il bambino cresceva e si fortificava…” Così le nostre famiglie si edificano nella fede e nell’amore, accompagnate dalla misericordia di Dio, e ricostruiscono il tessuto buono della società.

Domenica 20 dicembre 2020 - IV DI AVVENTO, Ciclo B

Ripetiamo insieme: VIENI SIGNORE GESU’

Introduzione del celebrante
Il Vangelo ci ha presentato il bellissimo inizio della venuta di Gesù con l’attesa, il desiderio e la risposta di Maria di Nazaret. Uniti a Lei ci affidiamo al nostro Dio e Signore.

1. Signore Gesù, annunciato dall’arcangelo Gabriele e accolto da Maria, donaci di desiderare e preparare la tua venuta con cuore libero e aperto, nella preghiera e nella carità,
Noi ti preghiamo: VIENI SIGNORE GESU’

2. Signore Gesù donaci di testimoniare il desiderio e la gioia per l’attesa della tua venuta come Salvatore del mondo, donando serenità e speranza a chi ci è vicino in famiglia e nel lavoro,
Noi ti preghiamo: VIENI SIGNORE GESU’

3. Signore Gesù, Ti preghiamo per quanti non ti conoscono e non ti amano, per quanti soffrono e sono abbandonati. Ti affidiamo l’opera missionaria di sacerdoti, religiosi, laici nel mondo,
Noi ti preghiamo: VIENI SIGNORE GESU’

4. Signore Gesù, ti affidiamo le nostre comunità e le nostre famiglie; sostieni chi soffre per malattia e solitudine, per povertà e mancanza di libertà,
Noi ti preghiamo: VIENI SIGNORE GESU’

Conclusione del celebrante
Padre santo, affidiamo a te la preghiera della Chiesa, perché la venuta del tuo Figlio Gesù sia accolta da ogni persona che vive nel mondo. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.

Spunto della domenica
Dio viene. Davide avanza la pretesa di costruire lui un luogo stabile al Signore. Ma il luogo dove Dio viene ad abitare non è una nostra costruzione, ma una sua iniziativa. Dio viene a Nazaret, nella casa, nel cuore, nel grembo di Maria.
Il Signore Gesù viene oggi, e domanda disponibilità e semplicità, per essere riconosciuto, accolto, seguito, come Maria. Dove viene? Scopriamo i segni della sua presenza nella vita: preghiera, carità, semplicità del vivere, offerta del sacrificio che le circostanze ci chiedono ogni giorno. Facciamo attenzione a chi testimonia la sua presenza, a chi ci propone parole e gesti di fede e di carità cristiana.

Domenica 13 dicembre 2020 - III DI AVVENTO, Ciclo B

Introduzione del celebrante
In questa domenica di Avvento, riuniti con gioia nella preghiera della Messa, andiamo incontro a Colui che non conosciamo ma che desideriamo conoscere. A Lui rivolgiamo la nostra preghiera.

1. Signore Gesù, il mondo ha bisogno di te e della tua salvezza. Rendici attenti alla voce e alla testimonianza di chi ti annuncia e testimonia come Giovanni Battista,
Preghiamo: ASCOLTACI O SIGNORE

2. Signore Gesù, donaci la gioia dell’attesa della tua venuta. Nella società, nelle famiglie, nel cuore di ciascuno ridesta il desiderio e la domanda del Natale cristiano,
Preghiamo: ASCOLTACI O SIGNORE

3. Signore Gesù, liberaci dal male avvolge il mondo; conforta le persone malate, povere e sole e tutti coloro che sono perseguitati e oppressi,
Preghiamo: ASCOLTACI O SIGNORE

4. Signore Gesù, donaci la sapienza di vagliare ogni cosa con un giudizio di fede, trattenendo ciò che è buono; rendici veri e costruttivi nei rapporti di lavoro e di amicizia,
Preghiamo:: ASCOLTACI O SIGNORE

Conclusione del celebrante
Padre, Ti affidiamo la nostra preghiera, perché possiamo desiderare e accogliere il tuo Figlio Gesù che viene. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.

Spunto della domenica
COLUI CHE CI SALVA*
Gesù: Uno che conosciamo o non conosciamo, che accogliamo o rifiutiamo? Uno che accogliamo soltanto nella sua dimensione umana, senza riconoscerlo come Dio? Gesù è più grande di ogni grande uomo, di ogni profeta; più grande di Giovanni Battista. Non ci basta un altro uomo per essere salvati, non bastano tutte le conquiste e le imprese umane, dall’economia alla medicina. Il nostro bisogno è più grande. L’attesa di ciascuno e il cammino dell’intera umanità provoca un’inquietudine che, se non trova la risposta giusta, si disperde in mille strade e genera tristezza e disperazione. Solo Gesù, il Figlio di Dio che si fa uomo, è la risposta.
L’incontro con Lui pianta un germoglio nuovo nella nostra vita e rinnova il mondo.
*Questo spunto può essere usato – eventualmente con ritocchi adeguati – come introduzione nel foglietto parrocchiale

Domenica 6 dicembre 2020 - II DI AVVENTO, Ciclo B

Introduzione del celebrante
Desideri, attese, necessità e tutto il bisogno che ci circonda: a chi domandare, chi seguire? Giovanni Battista ci invita a preparare la via al Signore che viene.

Ripetiamo: VIENI SIGNORE GESU’

1. O Dio nostro Padre, tu rispondi al desiderio e all’attesa del cuore donandoci il Figlio Gesù. Concedici di preparargli la via con spirito di fede e gesti di carità,
Preghiamo: ASCOLTACI SIGNORE

2. O Dio nostro Padre, sostieni la missione di chi ci accompagna a preparare la via al Natale del tuo Figlio: papa Francesco, il nostro vescovo, i sacerdoti, i diaconi, i consacrati e tanti nostri fratelli e sorelle,
Preghiamo: ASCOLTACI SIGNORE

3. O Dio nostro Padre, il tuo Spirito sostenga coloro che vivono nella malattia e nella solitudine, nella disperazione e nell’oppressione; liberaci dal male che incombe sul mondo,
Preghiamo: ASCOLTACI SIGNORE

4. O Dio nostro Padre, rendi attento e generoso il cuore dei giovani e dei ragazzi che chiami alla vita sacerdotale e religiosa, perché seguano il tuo Figlio Gesù come fecero i primi discepoli Giovanni e Andrea.
Preghiamo: ASCOLTACI SIGNORE

Conclusione del celebrante
Signore Dio, il nostro desiderio e il nostro bisogno ci conducano ad aprire gli occhi e a muovere i passi verso di te, che vivi e regni nei secoli dei secoli.

Spunto della domenica
La venuta del Signore è un dono impensabile. E’ una Sua iniziativa, un gesto di amore per l’umanità intera e per ciascuna persona. Eppure va preparata perché non cada nel vuoto e nella indifferenza. La gente va dal Battista perché riconosce il proprio bisogno e il proprio male: per questo confessa i peccati e accoglie l’invito alla conversione. La venuta di Gesù nella vita consola il popolo cristiano e pone fine alla nostra tribolazione, perché egli prende su di sé il nostro peccato e il nostro male, come annuncia il profeta Isaia nella prima lettura. Guardiamo a tutte quelle persone – papa, vescovo, sacerdoti, familiari e amici, comunità cristiana - che ci fanno strada verso il Natale di Gesù come Giovanni Battista.
Martedì 8 dicembre 20202 - IMMACOLATA CONCEZIONE DELLA BEATA VERGINE MARIA, Solennità

Introduzione del celebrante
Oggi le nostre invocazioni giungono al Signore accompagnate dalla preghiera profonda e lieta di Maria, l’Immacolata.

1. Signore Gesù, celebrando la festa di Maria, Madre tua Immacolata, ti domandiamo che la grazia del nostro Battesimo germogli in frutti di vita nuova, in letizia e carità,
Preghiamo: PER INTERCESSIONE DI
MARIA IMMACOLATA, ASCOLTACI O SIGNORE

2. Signore Gesù, ti affidiamo la Chiesa che tu chiami ad essere santa e immacolata; i battezzati rispondano alla vocazione di testimoniare al mondo la novità della vita cristiana.
Preghiamo: PER INTERCESSIONE DI
MARIA IMMACOLATA, ASCOLTACI O SIGNORE

3. Signore Gesù, concedi al nostro mondo di superare la prova della pandemia. I popoli e le nazioni, le famiglie e le persone si sostengano nella ricerca del bene di tutti, deboli, malati, bambini, giovani e anziani,
Preghiamo: PER INTERCESSIONE DI
MARIA IMMACOLATA, ASCOLTACI O SIGNORE

4. Signore Gesù, sotto lo sguardo di Maria Immacolata, affidiamo a te la vita delle comunità cristiane, perché ogni persona sia accompagnata a maturare nella fede e nell’amore vero,
Preghiamo: PER INTERCESSIONE DI
MARIA IMMACOLATA, ASCOLTACI O SIGNORE

Conclusione del celebrante
O Dio Padre, affidiamo a te la nostra preghiera, con l’aiuto di Maria Immacolata, primizia della chiesa, perché si compia in noi la tua opera di salvezza. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.

Spunto della festa
L’Immacolata è grazia e letizia. ‘Dopo’ la creazione e il peccato degli uomini, Dio si mette ‘nuovamente’ all’opera, intessendo un nuovo filo di salvezza per l’umanità. Siamo inseriti in una corrente di grazia, che trova in Maria il suo inizio e il suo compimento, e supera il male e il peccato. Riconosciamo questa storia di salvezza che è in corso nel mondo dentro il fiume del male, pieni di speranza e fiducia. Ci precede ci accompagna la nostra ‘Sorella’ e Madre Maria Immacolata. Nell’unità di fede, di preghiera e di azione con i nostri fratelli cristiani collaboriamo con Maria a questo disegno e a questa storia.

 

Domenica 29 novembre 2020 - I DI AVVENTO, Ciclo B

Introduzione del celebrante

All’inizio dell’Avvento riconosciamo che l’attesa del nostro cuore si apre alla promessa del Signore. Rivolgiamoci a Lui con fiducia.

  1. Signore Dio, tu sei la risposta alla nostra attesa; volgi verso di te i passi della nostra giornata, con la preghiera e la carità; rendici fedeli al compito della vita, vigilanti per riconoscerti,

Noi ti preghiamo: ASCOLTACI O SIGNORE

  1. Signore Dio, insegnaci il silenzio e la preghiera, sull’esempio delle persone consacrate, che affidiamo a te insieme con Papa Francesco, il vescovo, i sacerdoti, i diaconi e tanti cristiani tuoi testimoni,

Noi ti preghiamo: ASCOLTACI O SIGNORE

  1. Signore, ti presentiamo le gioie e le speranze, i drammi e le tragedie del nostro mondo. I governanti e quanti esercitano un potere sociale o economico, operino per il vero bene delle persone,

Noi ti preghiamo: ASCOLTACI O SIGNORE

  1. Signore, la partecipazione festiva all’Eucaristia, accompagnati dal nuovo messale, sostenga l’amore degli sposi, la cura verso i figli, il rispetto per gli anziani, l’apertura al prossimo, la carità verso chi è nel bisogno,

Noi ti preghiamo: ASCOLTACI O SIGNORE

Conclusione del celebrante

Signore Dio nostro, guarda le nostre necessità e vieni incontro al desiderio e alla domanda che poniamo davanti a te con fiducia. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli

Spunto della domenica   (*)

L’Avvento che inizia intercetta perfettamente la nostra attesa. Attendiamo un avvenimento nuovo, che ci liberi delle paure e dalle angosce che premono sul cuore. Attendiamo il Natale. Non un Natale vuoto, da usare come pretesto per altro: la vacanza, le gite, la neve… Quello di cui abbiamo bisogno, è il Natale di Gesù: la sua presenza nella nostra vita, la sua compagnia nella Chiesa, il suo calore in famiglia, la sua luce nel cuore. Il vangelo ci dice di vegliare, cioè di guardare nella direzione giusta. Con il profeta Isaia gridiamo: “O se tu squarciassi i cieli e scendessi”. San Paolo ci avverte che, se è vero che siamo ancora in attesa del giorno della sua venuta, già ci è donata la grazia della sua presenza, con la sua parola e la sua conoscenza. Oggi il nuovo Messale, con piccoli ma significativi cambiamenti, ci fa più desti e attenti.

(*) Questo ‘Spunto della domenica’ potrà essere usato anche nel foglietto parrocchiale della domenica, come già si usa fare.

 

 

 

Domenica 22 novembre 2020
XXXIV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO, Ciclo A
SOLENNITÀ DI NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO RE DELL’UNIVERSO

Noi ti preghiamo: SALVA IL TUO POPOLO, SIGNORE

Introduzione del celebrante
Riuniti nel popolo di Dio davanti al Signore Gesù nostro Re, presentiamo la nostra comune preghiera.

1. Signore Gesù, mentre ti celebriamo come re e pastore, ti domandiamo di riconoscerti e servirti nei fratelli, per presentarci davanti al Padre con il tuo giudizio di misericordia,
Noi ti preghiamo: SALVA IL TUO POPOLO, SIGNORE

2. Signore Gesù, dona il tuo cuore di pastore al Papa, ai vescovi, ai sacerdoti, padri e fratelli nella fede; il popolo cristiano li sostenga con affetto e carità. Illumina con la tua grazia la vita e la missione dei monaci e delle monache,
Noi ti preghiamo: SALVA IL TUO POPOLO, SIGNORE

3. Signore Gesù, ti affidiamo coloro che svolgono un compito educativo in famiglia, nella comunità cristiana, nella scuola, nelle attività sociali e sportive; rendili saggi e autorevoli,
Noi ti preghiamo: SALVA IL TUO POPOLO, SIGNORE

4. Signore Gesù, ti affidiamo i malati negli ospedali e nelle case, e tutte le persone ferite nel corpo e nell’anima. Sostieni il lavoro di quanti ci accompagnano a vivere e a superare questa difficile situazione,
Noi ti preghiamo: SALVA IL TUO POPOLO, SIGNORE

Conclusione del celebrante
Signore Dio, nostro re e pastore guida la nostra vita con la tua sapienza; salvaci con la tua misericordia. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen

Spunto della domenica
Riconoscere Gesù nostro re ci libera dal ricatto dei poteri che tendono a dominare su di noi. L’esperienza della storia – e quella di questi mesi in particolare – dimostra l’incapacità di ogni potere politico o economico a salvare l’uomo e condurlo alla pienezza della vita. Gesù è il vero bene che ci salva. Proprio per questo Gesù rilancia la nostra iniziativa personale, ci apre e ci sollecita al rapporto di carità verso il prossimo, per attuare con lui il primo passo verso la salvezza che è la carità. “Ogni volta che avrete fatto questo…. L’avete fatto a me”. Aiutiamoci a essere discepoli di Cristo re! Fra le tanti proposte, la Colletta Alimentare che quest’anno si svolge in un modo speciale.

 

Domenica 15 novembre 2020 - XXXIII DEL TEMPO ORDINARIO A

GIORNATA DEI POVERI

Preghiamo: SIGNORE, APRI IL NOSTRO CUORE ALLA CARITA’

Introduzione del celebrante

Condividiamo in questa comunità eucaristica le domande che presentiamo al Signore Gesù.

  1. Signore Dio nostro Padre, i tuoi doni riempiono la nostra vita; concedici di impiegarli per il tuo regno, condividendoli con i fratelli, specialmente i più poveri,

Preghiamo: SIGNORE, APRI IL NOSTRO CUORE ALLA CARITA’

  1. Signore Gesù sostieni l’opera dei Pastori che ci accompagnano nella Chiesa; le pubbliche istituzioni lavorino a favore della famiglia, della vita, del lavoro, dell’educazione,

Preghiamo: SIGNORE, APRI IL NOSTRO CUORE ALLA CARITA’

  1. Signore Gesù ti affidiamo tanta povertà materiale e spirituale, nel mondo e nella nostra città; ti affidiamo gli anziani, gli emarginati, i bambini nel grembo materno, i giovani in cerca di lavoro,

Preghiamo: SIGNORE, APRI IL NOSTRO CUORE ALLA CARITA’

  1. O Signore, ti preghiamo per quanti sono sottoposti in questo tempo alla prova della malattia; la tua presenza e la compagnia dei fratelli li aiutino a vivere e a sperare,

Preghiamo: SIGNORE, APRI IL NOSTRO CUORE ALLA CARITA’

Conclusione del celebrante

Signore, apri il nostro cuore alla carità. Mentre ti ringraziamo dei tuoi doni, concedici di vivere con   responsabilità e fiducia.  Tu vivi e regni nei secoli dei secoli.

Spunto della domenica

La nostra vita è un dono; noi siamo un dono, oltre ai tanti doni che ci riempiono la vita. Doni, cioè dati da Qualcuno perché crescano e fruttino. Questo ci apre alla responsabilità-risposta verso il Donatore e rende più impegnativa e più lieta la vita. Non abbiamo da rispondere solo a noi stessi. Interroghiamoci sull’uso del tempo, dell’intelligenza, delle doti affettive, e quindi anche della casa, del denaro, degli oggetti in nostro possesso. Vale per tutti, persino per la donna di casa, come dice la prima lettura. La vera soddisfazione della vita sta nel ‘crescere davanti a Qualcuno’ e nel donarci per il bene di tutti. Ci sostiene l’esempio dei santi e di tanti cristiani viventi.

Domenica 8 novembre 2020 - XXXII del tempo ordinario A

Introduzione del celebrante

La celebrazione eucaristica ci apre all’attesa della venuta di Gesù, lo sposo che ci ama e ci salva. A Lui affidiamo invocazioni e suppliche.

  1. La fede è la lampada consegnata a noi nel Battesimo: possa illuminare i nostri giorni per riconoscere il Signore nelle circostanze della vita, liete e belle, difficili e dolorose,

Preghiamo: ASCOLTACI O SIGNORE

  1. La speranza è la certezza che sostiene nel cammino; il pane eucaristico e la parola del Signore ci illuminino e sostengano, nella compagnia dei fratelli, in famiglia e nella società,

Preghiamo: ASCOLTACI O SIGNORE

  1. La carità è il fuoco dello Spirito che conforta i sofferenti nel corpo e nello spirito e sostiene chi si dèdica al prossimo; affidiamo questo nostro mondo colpito dalla pandemia,

Preghiamo: ASCOLTACI O SIGNORE

  1. Signore Dio nostro, dona ai popoli, alle comunità e alle famiglie, energia e coraggio, accoglienza e fraternità, rispetto e collaborazione,

Preghiamo: ASCOLTACI O SIGNORE

Conclusione del celebrante

O Signore, Tu sei vita e salvezza. Sostieni secondo la tua volontà la preghiera del tuo popolo. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.

Spunto della Domenica

Cristo sposo atteso e amato: una cosa bellissima. Occorre attenderlo con passione e con l’intelligenza del cuore, con una vita ‘piena’ e non vuota. Piena dell’olio che lui stesso ci ha consegnato, con vigilanza e sapienza. L’attesa cristiana non è una passività o rilassatezza, ma suscita l’iniziativa per trafficare il dono di Dio. In questo tempo di crisi, ci viene offerta l’opportunità di vivere la pazienza, la carità e la condivisione, nella giusta misura nell’uso dei beni. Chiediamo la sapienza di Dio, come ci invita la prima lettura.

Domenica 1 novembre 2020 - Tutti i Santi (solennità)

GIORNATA DELLA SANTIFICAZIONE UNIVERSALE

Introduzione del celebrante
Consapevoli di essere chiamati alla santità, domandiamo l’intercessione di tutti i Santi, mentre ci affidiamo a Dio Padre, al Figlio Redentore, allo Spirito Santificatore,

1. Signore Dio ti ringraziamo per esserti mostrato come Padre e per averci donato il tuo Figlio Gesù, Maestro da guardare e seguire nella strada della beatitudine,
Noi ti preghiamo: RENDICI SANTI O SIGNORE

2. Signore Gesù, Figlio di Dio Padre, ti affidiamo coloro che hai costituito per noi come padri e maestri nella fede, papa Francesco, i vescovi e i sacerdoti,
Noi ti preghiamo: RENDICI SANTI O SIGNORE

3. Spirito Santo, fonte di amore e di santità, donaci di camminare sulla via percorsa dai santi del passato e di riconoscere i santi del presente, per sperimentare la beatitudine della vita buona del Vangelo,
Noi ti preghiamo: RENDICI SANTI O SIGNORE

4. Santissima Trinità, Padre e Figlio e Spirito Santo, vi affidiamo il nostro mondo, perché in questo tempo di pandemia ritrovi fiducia e energia per superare questa grande prova,
Noi ti preghiamo: RENDICI SANTI O SIGNORE

Conclusione del celebrante
O Dio Padre nostro Padre, a te giunga la nostra preghiera, con l’intercessione dei santi, nella comunione dello Spirito Santo, per Cristo tuo Figlio e nostro Signore. Amen.

Spunto della Festa
Il cristianesimo ha introdotto nel mondo la novità di una storia buona di figli di Dio e fratelli e sorelle. Lo scopriamo in modo speciale nella vita dei santi: dignità, carità, missione. Il santo è un uomo vero che vive con pienezza e attorno a sé crea un ambiente più umano. Ricordiamo i santi delle nostre città e campagne, delle nostre parrocchie e delle nostre famiglie. Credo la Chiesa santa. L’orizzonte della vita è oltre la morte e oltre il tempo, nel paradiso che ci fa splendere davanti a Dio.

 

 

 

Lunedì 2 novembre 2020 - Commemorazione di Tutti i Fedeli Defunti

Introduzione del celebrante
Partecipiamo alla preghiera della Chiesa, in comunione con tutti i fratelli che hanno lasciato questo mondo.

1. Signore Gesù, Dio del tempo e dell’eternità, ti ringraziamo per il dono della vita; accompagnaci nel cammino che ci conduce a incontrarti nella gioia del Paradiso,
Noi ti preghiamo: ASCOLTACI O SIGNORE

2. Signore nostro Dio, affidiamo a te coloro che hanno lasciato questo mondo: familiari e amici, le persone che ci hanno aiutato a vivere e ci hanno trasmesso la fede; donaci la speranza di ritrovarci insieme nel regno del tuo amore,
Noi ti preghiamo: ASCOLTACI O SIGNORE

3. Signore nostro Dio, accogli le vittime della pandemia, quelle delle persecuzioni, della violenza, della guerra. Ti affidiamo coloro che sono morti soli, senza il conforto della fede e della compagnia dei familiari,
Noi ti preghiamo: ASCOLTACI O SIGNORE

4. O Dio nostro Padre, il tuo amore consoli il dolore e la solitudine di chi piange una persona cara. La croce del tuo Figlio Gesù e l’amore dello Spirito Santo portino a tutti speranza e conforto,
Noi ti preghiamo: ASCOLTACI O SIGNORE

Conclusione del celebrante
Signore Dio nostro, la nostra preghiera accompagni fino alla beatitudine del tuo Regno tutti coloro che hanno lasciato questo mondo. Tu che vivi e regni.

Spunto
La ricorrenza dei defunti ci richiama al senso ultimo della vita e alla realtà che segue alla vita terrena: Paradiso, Purgatorio, Inferno. Un destino che si decide quaggiù, con una vita buona, affidata sempre alla misericordia di Dio.
Viviamo in comunione con le persone che ci hanno preceduto, attraverso la preghiera di ‘suffragio’ per i defunti, anche attraverso l’indulgenza plenaria.
Facciamo in modo che, avvicinandosi l’ora della morte, ogni persona venga accompagnata dal soccorso dei fratelli, nell’assistenza medica e nell’aiuto fraterno, e nell’aiuto della preghiera, che può andare da un’Ave Maria all’Unzione dei malati, al Viatico, alla Benedizione papale.