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Giovedì Santo

Viene l’ora della Cena Pasquale: nel segno del pane e del vino Gesù si consegna per gli amici più stretti e per i molti. Siamo convocati a celebrare l’antica Pasqua di Israele rinnovata in Gesù. Si realizza in due gesti: l’offerta del corpo e del sangue nel segno del pane e del vino, e l’azione del servo che lava i piedi. Cristo si paragona all’agnello offerto in sacrificio. Uno stile che potrebbe diventare il tracciato di vita della nostra società, dalla vita familiare a quella pubblica e persino politica. ...continua a leggere "Giovedì Santo: “Ho desiderato ardentemente di mangiare questa Pasqua con voi…”:"

Via Crucis 2016 -17Occorre venire trascinati dentro, come il Cireneo. Si viene dai propri lavori, dai contrasti e contraddizioni, e si è buttati dentro un'altra cosa, più grande, più vera, più consistente. Trascinati in un'altra strada, presi da un altro legame.

Come chi, mosso da circostanze esteriori, si ritrova attratto da un amore: così deve essere stato per Maria, per Veronica, per le donne, per Giovanni. Non avrebbero potuto essere altrove, con il corpo e con il cuore. Lì interamente, a guardare. Non ho guardato volti e nemmeno la croce. Sentivo. Le parole del Vangelo, consuete e nuove, e poi le parole trafiggenti di Giussani, lette una partecipazione che ne diceva la verità. Sentivo le parole della vocazione, del volto. Che cosa sono io senza quel volto, senza questa storia che è nata da Lui e per fare incontrare Lui? Senza questa verità che mi raccoglie dalla distrazione, dalle tensioni, dalle divisioni. ...continua a leggere "Quella VIA CRUCIS – lunedì 21 marzo – in solitaria e in comunione"

Gli avvenimenti della giornata si rincorrono come le serpentine di un sentiero di montagna.

Vedi ieri la Via Crucis dalla Madonna del Sagraeto fino ai quattordici quadri della Cattedrale.

Vedi ieri sera quello strano incontro del Vangelo che ha messo una ventina di persone sorprese, di fronte a una domanda: Gesù presente ora, dove lo cerchi? Come la nostra storia ce l'ha fatto incontrare, ce lo fa seguire? Quale concretezza attraverso una comunità, delle persone, dei testimoni? Chi seguiamo, chi guardiamo.  Domande urgenti, sospese, che creano un fremito e aprono una strada.

Vedi stamattina, con quella ventina di ragazzini che hanno fatto il percorso del Giubileo in preparazione alla Prima Confessione che faranno stasera. E poi hanno visto il filmato di Nennolina, attenti. Mi sembravano molto diversi dalla solita distrazione o forzatura o forse dalla noia del catechismo del pomeriggio.

Hai l'impressione di qualcosa che stia accadendo ora. Un cristianesimo che accade, magari a barlumi, a piccoli lampi. Come l'sms di ieri sera, di una famiglia che ringraziava per lo 'strano' incontro di Vangelo, o stamattina dei due coniugi che scrivono. "E' da quando ci siamo alzati che io e mia moglie stiamo riflettendo sulle parole di ieri sera. Quanto prima condivideremo le nostre riflessioni".

Chi sei tu, Signore, che vieni a muovere e turbare la nostra vita, che imperversi ancora dentro la nostra quiete??

Una Settimana con Lui

La domenica delle Palme è il portale di ingresso nella Settimana della Passione, Morte, Risurrezione del Signore Gesù. Giriamo in vetta e ci troviamo sotto la Croce. Ci attende la risurrezione. Il percorso dal Mercoledì delle Ceneri al giorno di Pasqua è un modo geniale e semplice di farci gustare la contemporaneità di Cristo. Un cammino per ritrovare noi stessi e renderci partecipi del dramma di ogni uomo, che Cristo attrae a salvezza.
‘Ripercorrere i riti’, è scritto sulla prima pagina del settimanale diocesano. I riti conducono il popolo di Dio dentro il ‘mistero’ del Signore. Gesù viene da Betania, dove ha trovato ospitalità in casa di Marta e Maria e del fratello Lazzaro ridonato alla vita. Casa di amici, luogo di dialogo, di fiducia e conforto. Come se Gesù avesse voluto prepararsi al combattimento prossimo con un ultimo profondo respiro prima di tuffarsi nel mare della passione. Per affrontare una grande prova, bisogna essere presi da un grande amore, da un’immensa attrattiva che diventa formidabile spinta all’azione. Quando l’amore è più grande del dolore, allora è possibile portare il dolore, prendere la decisione di andarvi incontro e dare ‘volentieri’ la propria vita. Nei brevi frammenti di amicizia vissuti a Betania abita un amore che sale dai fondali dell’eternità: l’amore assoluto del Padre verso Gesù e di Gesù verso il Padre. Dopo, la grande avventura può incominciare.
Entriamo anche noi con Gesù a Gerusalemme. E’ facile cantagli la nostra festa, agitando i rami al vento e al sole della mattinata. La festa è troppo breve. Entrando in chiesa, subito il clima cambia; le grandi letture bibliche, combinate con il rosso dei leggii e dei paramenti dei sacerdoti, ci introducono nel dramma della Passione.

dal libro  "La Traversata" Sulle onde dell'anno liturgico, di Angelo Busetto, pp 49-50

Si presenta come la nuova frontiera della civiltà e dell’amore.
In realtà è un inganno e una violenza sulle persone.
Le donne sono ridotte a incubatrici a pagamento.
I figli vengono costruiti a macchinetta, secondo i comandi del computer.
Inoltre vengono programmaticamente privati del padre e/o della madre reali.
E via di seguito, sempre più in basso.
Sarebbe il caso di ascoltare anche qui Papa Francesco quando dice:

“Nel nostro tempo alcuni orientamenti culturali non riconoscono più l’impronta della sapienza divina nelle realtà create e neppure nell’uomo. La natura umana rimane così ridotta a sola materia, plasmabile secondo qualsiasi disegno…”

Vedi Avvenire, venerdì 5 marzo, pag 6. Discorso alla Pontificia Accademia per la vita