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VALORIZZARE IL BENE

Bisogna amare molto per apprezzare chi fa il bene in modo diverso e chi è diverso da noi. Il cuore grande di Gesù allarga anche il nostro cuore. Gesù non è il presidente di un’associazione di volontariato che rivendica diritti particolari. Egli è il Maestro e il Salvatore di tutti, e si rivolge ad ogni uomo che si muove almeno con un’intenzione di bene. La sua strada incrocia tante altre strade. Come dice don Giussani: “Si sottolinea il positivo, pure nel suo limite, e si abbandona tutto il resto alla misericordia del Padre”. ...continua a leggere "Mercoledì 18 maggio 2016 – San Giovanni I, papa dal 523 al 526"

Dal documento della Commissione Teologica Internazionale (istituita presso la Congregazione per la Dottrina della Fede) "Il diaconato: evoluzione e prospettive" del 2003 (capitolo II, sezione IV):

In epoca apostolica, diverse forme di assistenza diaconale agli apostoli e alle comunità esercitate da donne sembrano avere un carattere istituzionale. Così Paolo raccomanda alla comunità di Roma «Febe, nostra sorella, diaconessa (he diakonos) della Chiesa di Cencre» (cfr Rm 16,1-4).
Benché qui sia usata la forma maschile di diakonos, non possiamo concludere che essa indichi già la funzione specifica di «diacono»; da una parte, perché, in questo contesto, diakonos significa ancora, in un senso molto generale, servo e, d’altra parte, perché la parola «servo» non ha un suffisso femminile, ma è preceduta da un articolo femminile. ...continua a leggere "IL DIACONATO – storia –"

DUE STRADE

Percorrono strade diverse, Gesù e i discepoli. Gesù li strattona, dapprima con l’annuncio della sua passione, quindi richiamandoli decisamente, anche con il gesto di presentare  loro un bambino. Capiranno gli apostoli e accoglieranno la strada di Gesù? Non basta il suo insegnamento, e nemmeno la lunga convivenza con il Signore. Per ciascuno di essi sarà necessario dapprima vedere il Signore crocifisso e risorto e poi la grazia di riconoscerlo presente nell’esperienza concreta della vita. Non è così anche per noi? ...continua a leggere "Martedì 17 maggio 2016 – San Pasquale Baylon 1540-1592"

NELLA LOTTA DELLA VITA

Gli apostoli scendono dal monte della trasfigurazione. Anche noi scendiamo dal monte della Pasqua e della Pentecoste ed entriamo nel ‘tempo ordinario’ della liturgia. E’ la vita normale, tra discussioni, contese, malanni e speranze, tesi nella lotta tra il bene e il male, tra Dio e satana. Come il papà del figlio indemoniato, incontriamo Gesù. Egli non appare subito disposto ad agire, ma prima provoca la fede di quel papà e stimola i discepoli a partecipare con la preghiera al gesto di liberazione. Dio non sceglie di agire da solo. ...continua a leggere "Lunedì 16 maggio 2016 – San Simone Stock, m. 1265 in Francia; Sant’Ubaldo di Gubbio, 1084-1160"

Gli apostoli erano lì, seduti, in attesa della venuta dello Spirito. Erano lì come fiaccole pronte e in attesa di essere illuminate dallo Spirito Santo per illuminare con il loro insegnamento l'intera creazione. Erano lì come agricoltori che portano la semente nella falda del loro mantello in attesa di ricevere l'ordine di seminare. Erano lì come marinai la cui barca è legata al porto del Figlio e che attendono di ricevere la brezza dello Spirito. Erano lì come pastori che hanno appena ricevuto il bastone del comando dalle mani del grande Pastore dell'ovile e aspettano che siano loro distribuite le greggi.

O Cenacolo, nel quale venne gettato il lievito che fece fermentare l'intero universo! Cenacolo, madre di tutte le chiese! Grembo meraviglioso che ha generato templi per la preghiera! Cenacolo che vide il miracolo del roveto ardente! Cenacolo che stupì Gerusalemme con un prodigio ben più grande di quello della fornace che meravigliò gli abitanti di Babilonia! Il fuoco della fornace bruciava coloro che erano attorno, ma proteggeva coloro che erano in essa. Il fuoco del Cenacolo raduna coloro che dal di fuori desiderano vederlo, mentre conforta quanti lo ricevono. O fuoco la cui venuta è parola, il cui silenzio è luce! Fuoco che fissi i cuori nell'azione di grazie!

cit da Qumran

Ha detto Papa Francesco ai cristiani riuniti a Firenze nel grande Convegno dello scorso novembre: «Per favore, non guardate dal balcone la vita, ma impegnatevi, immergetevi nell’ampio dialogo sociale e politico». Scendendo dal balcone in questo mese di maggio si aprono diverse strade. In primis con la preghiera del Rosario lungo le calli. Scendiamo col desiderio di coinvolgere tutti. Cristo e Maria incontrano il bisogno di ciascuno, anche quello inespresso e non detto ad alcuno. La nutrita compagnia di persone che si ritrova con fedeltà ogni sera cammina per strade vuote, mentre rare finestre accese bucano i muri delle case. Qualche macchina di chi arriva dal lavoro o parte per un appuntamento, esce di calle con oculata manovra. Questa, di sera, è una città che muore. ...continua a leggere "La Pentecoste di Maggio scende dal balcone"

Immagine1UN ALTRO

Ci basta Cristo? Ci basta! Non appena il suo ricordo, né solo la memoria dolce e struggente del suo passato crocifisso e glorioso. Cristo presente ci basta! Nell’avvenimento della Pentecoste è mandato agli apostoli ‘un Altro Paraclito’, lo Spirito Santo: attraverso la sua azione, Cristo è presente nella Parola viva, nel sacramento efficace, nella Chiesa-Persona. Manda il tuo Spirito o Signore, apri il nostro cuore e la nostra vita ad accoglierlo, per vivere con te, diventare una cosa sola con te e con il Padre, lieti della missione che tu ci affidi per il mondo.
...continua a leggere "15 maggio 2016 – Domenica di PENTECOSTE"