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25 maggio 2025, VI DOMENICA DI PASQUA, anno C,  + San Gregorio VII, Papa dal 30.06.1073 al 25/05/1085; + San Beda Venerabile, Benedettino, Dottore della Chiesa. m. 26 maggio 735; + Santa Maria Maddalena De’ Pazzi, Firenze 1566-1607

Vangelo secondo Giovanni, 14,23-29

In quel tempo, Gesù disse [ai suoi discepoli]:
«Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. Chi non mi ama, non osserva le mie parole; e la parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato.
Vi ho detto queste cose mentre sono ancora presso di voi. Ma il Paràclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto.
Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi. Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore.
Avete udito che vi ho detto: “Vado e tornerò da voi”. Se mi amaste, vi rallegrereste che io vado al Padre, perché il Padre è più grande di me. Ve l’ho detto ora, prima che avvenga, perché, quando avverrà, voi crediate».

LA DIMORA DI DIO

Dio è venuto ad abitare tra noi attraverso il Suo Figlio Gesù: nel cuore delle persone, nelle opere, nelle famiglie, nella società. Cambia il modo di guardarci e trattarci, come continuiamo a sentire dal Vangelo di queste domeniche. Gesù ci guarda e ci considera alla stessa maniera con cui ha fatto con gli apostoli e con tante altre persone. E’ una storia nuova, bella, che sempre ricomincia come dono di Dio e come risposta nostra. Ci lasciamo prendere dalla responsabilità di annunciarlo e testimoniarlo al mondo.

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