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DECISIONE E FIDUCIA

Gesù vuole difenderci dal lievito cattivo che deforma la vita, quell’ipocrisia che ci fa belli e sorridenti fuori mentre siamo brutti e tristi dentro. Egli ci spalanca all’annuncio e alla testimonianza, senza riserve e senza paura. Dobbiamo invece guardarci da chi tenta di corromperci il cuore, condannandoci per l’eternità. Gesù ci apre alla fiducia come figli amati: egli ci guarda, ci conosce, ci protegge. Grazie, Gesù, per le tue parole di Maestro e Amico. ...continua a leggere "Venerdì 14 ottobre 2016 San Callisto, papa dal 217 al 222 e martire"

PROFETI DI IERI E DI OGGI
E’ comodo dir bene delle persone morte, mentre abbiamo detto di loro peste e corna, snobbandole, mentr’erano in vita. Evitiamo così di fare i conti con la realtà, con le occasioni e le provocazioni che Dio ci manda. I ‘profeti’ sono le persone che il Signore ci fa incontrare per dare una svolta alla vita, indirizzandola a Lui e al bene vero. E’ una grazia riconoscere persone e occasioni che ci dànno uno strattone per farci camminare incontro al Volto Amato del Signore. ...continua a leggere "Giovedì 13 ottobre 2016, Santi Fausto, Gennaro e Marziale a. 304 circa"

LA FORMA E LA SOSTANZA
Dice Gesù: “Va bene se pagate le tasse, ma non accontentatevi della giustizia legale; badate alla giustizia e all’amore di Dio!”. Impressiona la decisione con cui Gesù taglia l’ipocrisia del farisei. La cosa che più lo urta è la loro pretesa di caricare di prescrizioni e divieti tutti gli altri, mentre essi trovano il modo di rispettarli formalmente, scansandoli nella sostanza. Gesù ci vuole uomini interi, uomini veri che, mentre rispettano le leggi, si mettono in gioco con una personale dedizione. ...continua a leggere "Mercoledì 12 ottobre 2016 – Nostra Signora de Aparecida, Messico"

LA LIBERTA’ DELL’ELEMOSINA

In una società che vive di apparenza, domina la cura di ciò che esternamente risulta bello e piacevole. Gesù invece mira all’interno della persona; Egli vuole sgombrare il cuore dell’uomo da ogni cattiveria e malvagità. Non si può fare una doppia vita: belli fuori, corrotti dentro. L’ultima frase di questo brano di Vangelo, con una decisa virata, suggerisce un metodo spiccio per liberarsi dal male: la carità nella sua forma più concreta, dando ‘in elemosina’ quel che abbiamo. ...continua a leggere "Martedì 11 ottobre 2016 – San Giovanni XXIII, papa, 1881-1963"

APRIRE GLI OCCHI

Nell’anno del Giubileo abbiamo il Crocifisso sotto gli occhi e l’Eucaristia accanto: è il ‘segno’ di Cristo morto e risorto, evocato nel profeta Giona inghiottito dal ‘grande pesce’ e rigettato il terzo giorno. Anche a noi viene dato lo stesso segno che aveva davanti la generazione contemporanea a Gesù, la quale tuttavia non l’ha riconosciuto. Domandiamo la grazia di riconoscere Gesù che vive oggi con noi e per noi il mistero della sua Croce e Risurrezione, e ci accompagna nella vita. ...continua a leggere "Lunedì 10 ottobre 2016 – San Daniele Comboni, Limone sul Garda, 1831 – Khartum, 1881"

GUARIGIONE E SALVEZZA

Il Vangelo dice che i dieci lebbrosi sono stati ‘purificati’, cioè liberati dal male fisico della lebbra e dal male sociale dell’esclusione, avendo ricevuto dai sacerdoti del tempo l’attestato di guarigione. Al decimo lebbroso tornato a ringraziare, Gesù dice. “La tua fede ti ha salvato”. La gratitudine apre all’incontro personale con il Signore, che supera le misure del benessere della salute e della condizione sociale. La salvezza è la presenza del Signore che libera la vita e la abbraccia in un amore più grande. ...continua a leggere "9 ottobre 2016 – Domenica XXVIII anno C"

Dentro i ‘gesti’

Viviamo gli avvenimenti scorrendo velocemente sopra la loro corteccia. Bello, non bello; mi prende, mi annoia; lungo, corto; siamo tanti, siamo pochi e via di seguito. Ma dentro l’avvenimento, dentro la cosa vissuta, celebrata, partecipata, cantata, chi c’è? Quale il senso, il motivo, il contenuto? Quale l’effetto in te, in noi, negli altri; quale il beneficio, il lascito nel cuore e nella memoria? In questi mesi vengono vissuti molti ‘Giubilei’, con l’ingresso attraverso la Porta Santa e altre celebrazioni. Folle numerose o gruppetti o singole persone. Un gesto imponente o semplice. Un rivolo di acqua buona percorre il territorio umano della diocesi e dell’intera Chiesa, ristorando, lavando, rinnovando: il percorso della Grazia arriva alla soglia del cuore e della mente di ciascuno. I ‘gesti’ cristiani non hanno lo scopo di celebrare se stessi o coloro che li compiono, ma di riportare le persone davanti a Gesù, riaccendendo l’amore a Lui e la dedizione della vita. ...continua a leggere "Per la Domenica e gli altri giorni…"

LA BEATITUDINE ALLARGATA

Maria è la prima, ma non l’unica. La prima ad avere ascoltato, accolto e vissuto la Parola di Dio che in Lei è diventata carne, ha preso un volto e un cuore ed è entrata nel mondo come Presenza viva.
Dietro a Lei, l’intera Chiesa e ciascun cristiano sono chiamati ad ascoltare e vivere la Parola, perché nuovamente Gesù diventi carne e possa essere incontrato, amato e seguito attraverso persone che lo riverberano come luce e vita nel mondo. ...continua a leggere "Sabato 8 ottobre 2016 – Santa Reparata di Cesarea di Palestina sec III, Martire"