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NON È UN FANTASMA

Quello che accade quel giorno e nei giorni seguenti dice tutta la sorpresa dell'avvenimento della risurrezione di Gesù. "Immagina se andando in strada o stando a casa io mi vedessi ricomparire mio padre", commenta un amico. Nel caso di Gesù la sorpresa aumenta per due cause: la morte di cui hanno visto morire Gesù, con la conseguente sepoltura 'blindata', e lo splendore del suo corpo risorto. Cristo appare nel suo vero corpo e mangia il pesce con i suoi. Gesù invade la vita di chi lo lascia entrare. ...continua a leggere "Giovedì 20 aprile 2017 – Sant’Aniceto, Papa dal 155 al 166"

PAPA FRANCESCO. UDIENZA GENERALE

Piazza San Pietro Mercoledì, 19 aprile 2017

La Speranza cristiana - 19. Cristo Risorto nostra speranza (cfr 1 Cor 15)

Cari fratelli e sorelle, buongiorno!

Ci incontriamo quest’oggi nella luce della Pasqua, che abbiamo celebrato e continuiamo a celebrare con la Liturgia. Per questo, nel nostro itinerario di catechesi sulla speranza cristiana, oggi desidero parlarvi di Cristo Risorto, nostra speranza, così come lo presenta san Paolo nella Prima Lettera ai Corinzi (cfr cap. 15). L’apostolo vuole dirimere una problematica che sicuramente nella comunità di Corinto era al centro delle discussioni. La risurrezione è l’ultimo argomento affrontato nella Lettera, ma probabilmente, in ordine di importanza, è il primo: tutto infatti poggia su questo presupposto.

Parlando ai suoi cristiani, Paolo parte da un dato inoppugnabile, che non è l’esito di una riflessione di qualche uomo sapiente, ma un fatto, un semplice fatto che è intervenuto nella vita di alcune persone. Il cristianesimo nasce da qui. Non è un’ideologia, non è un sistema filosofico, ma è un cammino di fede che parte da un avvenimento, testimoniato dai primi discepoli di Gesù. Paolo lo riassume in questo modo: Gesù è morto per i nostri peccati, fu sepolto, e il terzo giorno è risorto ed è apparso a Pietro e ai Dodici (cfr 1 Cor 15,3-5). Questo è il fatto: è morto, è sepolto, è risorto ed è apparso. Cioè, Gesù è vivo! Questo è il nocciolo del messaggio cristiano. ...continua a leggere "Troppo bella e preziosa l’udienza del Papa oggi Mercoledì 19 aprile 2017 !!!"

UN NUOVO INCONTRO

È così vero l’episodio dei discepoli di Emmaus, da diventare parabola della vita. Delusione e fuga, tristezza e ripiegamento. Non si crede più nemmeno a chi viene a raccontarci la più grande novità della storia: i due pellegrini non credono alle donne che raccontano di avere visto Gesù vivo. È necessario allora che qualcosa riaccada personalmente a te: la misericordia di un nuovo incontro che riaccende il cuore, rivela il senso dei fatti accaduti e spalanca gli occhi. Allora si riparte per la missione della vita. ...continua a leggere "Mercoledì 19 aprile 2017 – San Leone IX papa, 1002-10054"

QUALE GESÙ?

Da www.vaticaninsider

Ma Lui, com'era? Cosa sappiamo di lui? Scaffali pieni di libri parlano di Lui.   Vangeli, padri della Chiesa, antica teologia, libri di scuola, nuovi teologi, dotta divulgazione o sciatta, libri di devozione, romanzi, poesie. Quintali di letteratura lo esaltano, contestano, spiegano, negano. Dogmi, prediche, lezioni, eresie, polemiche.
L’arte l'ha visto. Pittori, scultori, architetti modulano lo spazio su di Lui. Tanti film, grossolani o sontuosi, poetici o leggeri, lo mostrano di faccia o lo sfiorano o lo evocano come un'ombra.
Ma Lui, Lui com'era? Chi era? I vangeli dicono tutto e niente. Il più bello tra i figli dell'uomo, che faccia aveva? Quale portamento, quale autorevolezza, quale personalità, quale identità ? Figlio di Dio, come viveva da bambino? Come viveva da uomo? Lo rincorriamo per i sentieri del presente. Come Maria e le donne del primo mattino. Come Giovanni e Pietro, affannati nella corsa. La sua
impronta, lasciata sul lenzuolo, si
potrebbe fotocopiare in 3D? ...continua a leggere "Alcune domande (e risposte) su Gesù"

Vangelo secondo Giovanni 20,11-18

In quel tempo, Maria stava all’esterno, vicino al sepolcro, e piangeva. Mentre piangeva, si chinò verso il sepolcro e vide due angeli in bianche vesti, seduti l’uno dalla parte del capo e l’altro dei piedi, dove era stato posto il corpo di Gesù. Ed essi le dissero: «Donna, perché piangi?». Rispose loro: «Hanno portato via il mio Signore e non so dove l’hanno posto».
Detto questo, si voltò indietro e vide Gesù, in piedi; ma non sapeva che fosse Gesù. Le disse Gesù: «Donna, perché piangi? Chi cerchi?». Ella, pensando che fosse il custode del giardino, gli disse: «Signore, se l’hai portato via tu, dimmi dove l’hai posto e io andrò a prenderlo». Gesù le disse: «Maria!». Ella si voltò e gli disse in ebraico: «Rabbunì!» - che significa: «Maestro!». Gesù le disse: «Non mi trattenere, perché non sono ancora salito al Padre; ma va’ dai miei fratelli e di’ loro: “Salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro”».
Maria di Màgdala andò ad annunciare ai discepoli: «Ho visto il Signore!» e ciò che le aveva detto.
CHIAMATI PER NOME

Per tutta la settimana di Pasqua la liturgia ci conduce a leggere le apparizioni di Gesù risorto. Ecco oggi la prima, sulla soglia del sepolcro vuoto. Dice Costanza Miriano: "Per me la cosa più bella della risurrezione è che Gesù chiama Maria di Magdala per nome. E lei allora, chiamata per. nome, lo riconosce." Quello che convince in modo particolare nella fede cristiana è questo rapporto personale con il Signore Gesù, questo valere come una persona che viene chiamata per nome. Allora noi pure lo chiamiamo per nome.

 

L’INCONTRO E IL l RICONOSCIMENTO

La fede è un incontro: tu cerchi il Signore e Lui ti incontra. L’affanno e la ricerca vengono trasformate nella forza della missione: trasmetti a tutti, con l’espressione del volto e con le opere della vita, l’incontro che ti ha preso.
Ma dall’incontro ci possiamo difendere, con ingenua furbizia o con uno scaltro inganno. Che cosa conviene scegliere, di che cosa abbiamo bisogno noi e di che cosa ha bisogno il mondo? Finché esistono testimoni della risurrezione, naviga la barca della speranza. ...continua a leggere "17 aprile 2017 – Lunedì di Pasqua"

Carissimo Papa Benedetto

La sera di Giovedì Santo ho vegliato un'ora con Gesù insieme con un gruppetto di persone, e ci siamo lasciati accompagnare dalle Parole da Lei pronunciate in un'udienza. Lei diceva che Gesù, il quale spesso si ritirava da solo a pregare, quella sera volle accanto a sé tre dei suoi apostoli, pur sbadati e sonnolenti. Penso che questa situazione di Gesù - solitudine di fronte al Padre e compagnia di amici - corrisponda ora anche alla Sua. Lei continua a testimoniare questo rapporto con Dio, personale e unico, nella compagnia dei fratelli, anche distratti e lontani.
Mi sento accompagnato e molto confortato da questa Sua testimonianza che avverto vicina a me come pastore e come cristiano.
Le auguro di continuare a portare frutto, come buona semente gettata nel terreno del mondo, così come ha fatto con tutto il Suo prezioso ministero e in particolare con il suo straordinario insegnamento, di cui mi sono fatto discepolo fin dal primo incontro con Lei, giovane teologo, sull’Antipiano di Asiago con i teologi del Veneto guidati da Monsignor Luigi Sartori.
Prego per Lei, insieme con i miei amici e la mia comunità, e a nostra volta ci affidiamo alla Sua preghiera.
BUON COMPLEANNO E BUONA PASQUA!

Don Angelo Busetto

da www.vaticaninsider

L’ABBIAMO VISTO E UDITO E TOCCATO
Incredibile. Non solo dicono che è uscito dal sepolcro, ma che l’hanno incontrato vivo. A una cosa così possiamo credere solo se la vediamo con i nostri occhi e la tocchiamo con le nostre mani. Come dice l’apostolo più amato, Giovanni: «Quel che abbiamo visto e udito, quello che le nostre mani hanno toccato, lo annunciamo a voi». Che cosa dunque i discepoli di Gesù hanno visto e udito e toccato? Il sepolcro vuoto e il lenzuolo con le bende, ben composti nella tomba come se contenessero ancora il corpo. Hanno visto Lui, Gesù, lo hanno sentito parlare, ha mangiato con loro; è capitato nel chiuso del Cenacolo, sulla riva del lago, lungo la strada. Quanti l’hanno incontrato sono cambiati. L’hanno raccontato e testimoniato: un’ondata che ha raggiunto le spiagge del mondo, fino a lambire la riva del cuore di ciascuno.
Chi si lascia toccare da questo annuncio entra in una nuova corrente di vita. Riconosce i segni della sua presenza, ama in modo nuovo, gioisce e patisce con una nuova speranza. Partecipa alla sua opera di rinnovamento del cuore dell’uomo e di risanamento dei rapporti tra le persone e delle strutture della società. Gli occhi nuovamente lo vedono, e le mani ancora lo toccano. ...continua a leggere "Domenica 16 aprile 2017 – Pasqua di Risurrezione"