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Sabato 20 novembre 2021 – Sant’Edmondo, re degli Angli orientali, martire, patrono dell’Inghilterra, 841/42-870

Vangelo secondo Luca 20,27-40

In quel tempo, si avvicinarono a Gesù alcuni sadducèi – i quali dicono che non c’è risurrezione – e gli posero questa domanda: «Maestro, Mosè ci ha prescritto: “Se muore il fratello di qualcuno che ha moglie, ma è senza figli, suo fratello prenda la moglie e dia una discendenza al proprio fratello”. C’erano dunque sette fratelli: il primo, dopo aver preso moglie, morì senza figli. Allora la prese il secondo e poi il terzo e così tutti e sette morirono senza lasciare figli. Da ultimo morì anche la donna. La donna dunque, alla risurrezione, di chi sarà moglie? Poiché tutti e sette l’hanno avuta in moglie».
Gesù rispose loro: «I figli di questo mondo prendono moglie e prendono marito; ma quelli che sono giudicati degni della vita futura e della risurrezione dai morti, non prendono né moglie né marito: infatti non possono più morire, perché sono uguali agli angeli e, poiché sono figli della risurrezione, sono figli di Dio. Che poi i morti risorgano, lo ha indicato anche Mosè a proposito del roveto, quando dice: “Il Signore è il Dio di Abramo, Dio di Isacco e Dio di Giacobbe”. Dio non è dei morti, ma dei viventi; perché tutti vivono per lui».
Dissero allora alcuni scribi: «Maestro, hai parlato bene». E non osavano più rivolgergli alcuna domanda.

RIVERBERO DEL PARADISO

Chi può immaginare il paradiso? Come si ama, come si è amati in paradiso? Lo sguardo di fede, l’intelligenza raffinata, l’alta fantasia di Dante si sono lanciate nella grande avventura. Gli uomini banali cercano sciocche scorciatoie. Gesù svela il Dio della vita, Colui che fa vivere per il tempo e l’eternità; il Dio dell’amore, il sole che fa risplendere ogni uomo e ogni donna. Domandiamo che anche l’amore vissuto sulla terra ne sia un primo riverbero.