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Mercoledì 10 febbraio 2021 – Santa Scolastica, sorella di San Benedetto, 480-547

Vangelo secondo Marco 7,14-23

In quel tempo, Gesù, chiamata di nuovo la folla, diceva loro: «Ascoltatemi tutti e comprendete bene! Non c’è nulla fuori dell’uomo che, entrando in lui, possa renderlo impuro. Ma sono le cose che escono dall’uomo a renderlo impuro».
Quando entrò in una casa, lontano dalla folla, i suoi discepoli lo interrogavano sulla parabola. E disse loro: «Così neanche voi siete capaci di comprendere? Non capite che tutto ciò che entra nell’uomo dal di fuori non può renderlo impuro, perché non gli entra nel cuore ma nel ventre e va nella fogna?». Così rendeva puri tutti gli alimenti.
E diceva: «Ciò che esce dall’uomo è quello che rende impuro l’uomo. Dal di dentro infatti, cioè dal cuore degli uomini, escono i propositi di male: impurità, furti, omicidi, adultèri, avidità, malvagità, inganno, dissolutezza, invidia, calunnia, superbia, stoltezza. Tutte queste cose cattive vengono fuori dall’interno e rendono impuro l’uomo».

QUESTO NOSTRO CUORE

Gesù guarda il cuore scoprendo che l’origine del male non è fuori di noi, nelle cose e nella natura, ma dentro di noi. In questo modo Gesù ci riconcilia con le cose e gli avvenimenti, che non sono né talismani di benessere nè feticci di sventura. Il cuore umano, corrotto dal male, è da purificare perché il suo palpito si rivolga a ciò che è bello e giusto. Senza incolpare la realtà, chiediamo un cuore capace di desiderare e di compiere il bene.