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Lunedì 10 febbraio 2020 Santa Scolastica, vergine, 480-547

Vangelo secondo Marco 6,53-56

In quel tempo, Gesù e i suoi discepoli, compiuta la traversata fino a terra, giunsero a Gennèsaret e approdarono.
Scesi dalla barca, la gente subito lo riconobbe e, accorrendo da tutta quella regione, cominciarono a portargli sulle barelle i malati, dovunque udivano che egli si trovasse.
E là dove giungeva, in villaggi o città o campagne, deponevano i malati nelle piazze e lo supplicavano di poter toccare almeno il lembo del suo mantello; e quanti lo toccavano venivano salvati.

ACCORRERE DA GESU’

Ben più che la traversata del lago, quella che Gesù ha compiuto. La sua venuta tra gli uomini gli fa attraversare il dislivello tra il divino e l’umano, per prendere su di sé la condizione umana. Egli non solo vive da uomo, ma accoglie la nostra umanità ferita e malata. L’accorrere della gente verso Gesù, sulla spiaggia e per villaggi, città e campagne, è il segno di una salvezza che è per tutti coloro che toccano Gesù o vengono da lui toccati.