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Sabato 8 giugno 2019 San Giacomo Berthieu, 1838-1896 missionario martire in Madagascar

Vangelo secondo Giovanni 21,20-25

In quel tempo, Pietro si voltò e vide che li seguiva quel discepolo che Gesù amava, colui che nella cena si era chinato sul suo petto e gli aveva domandato: «Signore, chi è che ti tradisce?». Pietro dunque, come lo vide, disse a Gesù: «Signore, che cosa sarà di lui?». Gesù gli rispose: «Se voglio che egli rimanga finché io venga, a te che importa? Tu seguimi». Si diffuse perciò tra i fratelli la voce che quel discepolo non sarebbe morto. Gesù però non gli aveva detto che non sarebbe morto, ma: «Se voglio che egli rimanga finché io venga, a te che importa?».
Questi è il discepolo che testimonia queste cose e le ha scritte, e noi sappiamo che la sua testimonianza è vera. Vi sono ancora molte altre cose compiute da Gesù che, se fossero scritte una per una, penso che il mondo stesso non basterebbe a contenere i libri che si dovrebbero scrivere.

IL TESTIMONE

Il discepolo che Gesù amava chiude il Vangelo dichiarando il valore della sua testimonianza. Egli racconta cose vere, 'quel che abbiamo visto e udito', come dirà nella sua prima lettera. Tuttavia egli è consapevole che la vita di Gesù contiene 'molte altre cose' che non possono essere contenute nei libri, sia per la quantità, sia per la profondità del mistero che custodiscono. Solo lo Spirito che Gesù manderà dal Padre nel giorno di Pentecoste e nei giorni della storia della Chiesa ,conduce alla 'verità tutta intera'.