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FESTA della DONNA

Specchio di donna

Nell’imminenza della festa della donna, ci si imbatte nelle immagini che si frastagliano in mille colori. Il mondo della donna si è traghettato su nuovi versanti. Secondo la pubblicistica corrente le donne sembrano fare ben altro che generare e allevare figli. Eppure accade nello stesso pomeriggio di incrociare in un giro di famiglie due giovani mamme, l’una che amorevolmente sostiene il bambino alle prese con la minestrina, l’altra che gioca col bimbetto di otto mesi sul seggiolone. E anche una ‘giovane’ nonna appena rientrata dalla casa della figlia, dopo avere accompagnato e quindi prelevato dalla palestra la nipotina. Non finisce il lavoro della donna quando tutti gli altri arrivano a casa e.o nuovamente ripartono per il turno di ginnastica. Quante cose insegue oggi il ritmo dei giorni?
La donna ha acquistato vigore, intraprendenza, iniziativa. Sganciata dai ruoli consueti, insegue una linea di realizzazione che la rende competitiva in ogni genere di impresa, professionale o dirigenziale. Il tocco femminile risalta nel fascino della dedizione e dell’eleganza non solo fisica, ma in qualche modo spirituale anche se non manifestamente religiosa. Alternanza dell’umore, sorpresa dei rapimenti e delle intuizioni, costanza nella dedizione, risorgiva di amore, fanno girare il mondo per la parte diritta, ad onta di tanti limiti e traviamenti. Nonostante i tentativi di certe forme di femminismo, la donna non arriva a spegnersi assimilandosi all’uomo, né potrà adeguarsi allo standard della catena di montaggio immaginata dal cervello maschile.
Forse è addirittura equivoco parlare di ‘festa della donna’, come isolandola dal resto del mondo. La donna è inevitabilmente relazione, sguardo, sentimento, intelligenza della vita; raffinatezza, eleganza, sorpresa, rinnovata da una capacità generativa che si esprime in tutti i versanti, con una potenza inesauribile di amore nelle condizioni più semplici e nelle circostanze più impossibili. E’ dato constatare che un uomo non accudito da donna è persona dispersa; una comunità cristiana senza donne, svanisce. Chi prega nelle chiese, chi accoglie i bambini e i poveri, chi insegna il catechismo, chi ha pazienza con le sviste dei preti e dei contabili di sagrestia? Avvertiamo il vigore e la dolcezza della voce che canta e della mano che serve, di una donna piena di sentimenti, con il suo modo di impuntarsi, di pretendere e di donarsi. Accanto alla croce come la Maddalena, fedele nella fatica e tenace nella delusione. Non solo la mamma che fa pregare il bambino prima di addormentarlo, ma la donna che ama chi la corrisponde e chi la evita.
L’immagine divina si riversa nella creatura, racconta la Bibbia. Il riflesso della natura comunicativa e donativa di Dio vibra nello specchio del volto e dell’anima della donna.