Vai al contenuto

Giovedì 3 NOVEMBRE 2016 – San Martino di Torres, Lima 1579-1639

 

ANSIA E GIOIA

La ricerca della pecora o della moneta dà affanno ma procura gioia. Un genitore che attende o ricerca il figlio perduto o smarrito, un pastore che cerca la pecora, un povero che cerca il suo piccolo tesoro: è un’ansia! Pensare che questa può essere l’ansia di Dio nei nostri riguardi, fa commuovere. Ma quale gioia c’è nel ritrovare il figlio, o la pecora, o la moneta. E, a dire il vero, quale gioia per il figlio riabbracciato e persino per la pecora ritrovata!

Vangelo secondo Luca 15,1-10

In quel tempo, si avvicinavano a Gesù tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo. I farisei e gli scribi mormoravano dicendo: «Costui accoglie i peccatori e mangia con loro».
Ed egli disse loro questa parabola: «Chi di voi, se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e va in cerca di quella perduta, finché non la trova? Quando l’ha trovata, pieno di gioia se la carica sulle spalle, va a casa, chiama gli amici e i vicini e dice loro: “Rallegratevi con me, perché ho trovato la mia pecora, quella che si era perduta”. Io vi dico: così vi sarà gioia nel cielo per un solo peccatore che si converte, più che per novantanove giusti i quali non hanno bisogno di conversione.
Oppure, quale donna, se ha dieci monete e ne perde una, non accende la lampada e spazza la casa e cerca accuratamente finché non la trova? E dopo averla trovata, chiama le amiche e le vicine, e dice: “Rallegratevi con me, perché ho trovato la moneta che avevo perduto”. Così, io vi dico, vi è gioia davanti agli angeli di Dio per un solo peccatore che si converte».