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Lunedì 31 ottobre 2016 – Sant’Antonino, vescovo di Milano 669-671

SENZA CONTRACCAMBIO

La pretesa del contraccambio è una palla al piede. Impedisce di muoversi con libertà e gioia, rovina rapporti tra parenti e amici e chiude il cuore. In fondo, tutti noi il ‘contraccambio’ l’abbiamo già ricevuto da Colui che ci ha dato la vita, ce ne riapre il cammino ogni giorno e ci riserva abbondante ‘ricompensa alla risurrezione dei giusti’. Avendo ricevuto tutto quel che siamo e abbiamo, vale la pena condividere tempo, beni, denaro e soprattutto la benevolenza del cuore.

Vangelo secondo Luca 14,12-14

In quel tempo, Gesù disse al capo dei farisei che l’aveva invitato:
«Quando offri un pranzo o una cena, non invitare i tuoi amici né i tuoi fratelli né i tuoi parenti né i ricchi vicini, perché a loro volta non ti invitino anch’essi e tu abbia il contraccambio.
Al contrario, quando offri un banchetto, invita poveri, storpi, zoppi, ciechi; e sarai beato perché non hanno da ricambiarti. Riceverai infatti la tua ricompensa alla risurrezione dei giusti».